La Procura di Marsala ha chiesto il rinvio a giudizio di quattro persone protagoniste di una rissa con accoltellamento che ebbe come teatro la via Fortuna, una stradina del centro di Marsala. I fatti sono dello scorso 26 febbraio, quando una donna, Giacoma Biondo, di 44 anni, si rifugiò nell’abitazione di due suoi cugini, Baldassare Claudio e Giuseppe Giovanni Biondo, rispettivamente di 41 e 48 anni, per sfuggire all’ex compagno, Francesco Alessandro Incandela, di 36 anni, che tre giorni dopo venne arrestato dalla polizia e rinchiuso in carcere per il tentativo di omicidio del più giovane dei fratelli Biondo. Ma anche per questi ultimi c'è la richiesta di rinvio a giudizio. Sono accusati di rissa, come pure Incandela, che deve rispondere pure di porto di arma da taglio fuori dalla propria abitazione, lesioni personali in danno di Giuseppe Giovanni Biondo e violazione del divieto di avvicinamento alla sua ex compagna. E il processo viene chiesto anche per quest’ultima, accusata di concorso nella violazione del provvedimento di divieto di avvicinamento che era stato emesso dal giudice per il suo ex compagno nel dicembre 2024. Secondo l’accusa, infatti, la donna non avrebbe attivato il meccanismo di controllo che doveva far scattare l’allarme in caso di avvicinamento dell’uomo, al quale era stato imposto il braccialetto elettronico.