
Dopo l’arresto della professoressa Floriana Calcagno, 50 anni, ritenuta dalla Procura di Palermo che indaga sulla rete di fiancheggiatori che hanno protetto Matteo Messina Denaro, più di una fugace conoscenza, parla il suo avvocato, Ferdinando Di Franco. «La vicenda giudiziaria che sta interessando la mia assistita - dice - necessita di ulteriori chiarimenti in parte già resi in questa prima fase processuale e che saranno oggetto di eventuali ulteriori approfondimenti all’esito della completa lettura del copioso materiale indiziario». «Oggi si è ribadito - continua il legale - quanto dichiarato in data 21.1.2023, in esito alla spontanea presentazione della signora Calcagno alla Procura di Palermo. Una brevissima storia sentimentale nella quale mai è stata rivelata la vera identità dell’uomo (conosciuto come il dottor Salsi) e di cui non si è potuto dubitare per l’episodicità degli incontri. Resta certo - conclude l’avvocato - che a prescindere dall’esito processuale, si è già consumata una tragedia personale, non potendo svolgere l’attività lavorativa sia familiare, essendo oltre che moglie anche madre di un bambino di nove anni».
Ma alla donna i magistrati contestano di aver assicurato al boss latitante «sostegno logistico, aiuto e supporto morale e materiale, nel territorio di Campobello di Mazara, Mazara del Vallo, Tre Fontane e in altre località della provincia di Trapani e di avergli assicurato, attraverso un sistema di staffetta e di scorta con la propria vettura, la possibilità di spostarsi da un comune all’altro in modo riservato».

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