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Muore una donna aggredita da un cane a Petrosino

Le lesioni procurate dai morsi dell'animale non le hanno lasciato scampo. La vittima si trovava davanti la sua abitazione nei pressi dello stadio comunale

Era con il suo cagnolino Erina Licari, la donna di 62 anni morta, ieri sera, a Petrosino (Trapani), dopo essere stata azzannata da uno, o forse due cani. Si sta tentando di capire se sia stata attaccata perché magari intervenuta a difesa della sua bestiola aggredita dal cane, di maggiore stazza. Il fatto è accaduto davanti alla sua abitazione, nei pressi dello stadio comunale. Per accertare l'esatta dinamica, indaga il commissariato di polizia di Marsala con il coordinamento della Procura.

Il problema dei cani randagi, o anche di proprietà che circolano liberamente e senza museruola, non è nuovo in alcuni centri della Sicilia occidentale. Soprattutto a Marsala (di cui Petrosino era frazione fino al 1980), dove in passato, si sono registrate diverse aggressioni. Una delle ultime, lo scorso agosto proprio sulla strada litoranea che collega Marsala a Petrosino, un branco di otto o nove cani randagi ha aggredito alcuni runners amatori che si stavano allenando. Non sono riusciti ad azzannarli, ma uno degli atleti è caduto sul margine della strada. I cani sono sbucati all’improvviso abbaiando e digrignando i denti. Erano sui cumuli di posidonia ammassati tra la strada e il mare.

Nel gennaio 2023, invece, una giovane avvocata fu azzannata alle gambe sul lungomare ex Salinella di Marsala e per lei furono necessari oltre trenta punti di sutura. Nel settembre 2019, un uomo di 43 anni venne azzannato da un cane randagio nei pressi dei magazzini accanto al molo di ponente del porto di Marsala. Qualche tempo prima, per un’anziana donna di Strasatti, borgata di  Marsala confinante con Petrosino, furono necessari oltre sessanta punti di sutura in varie parti del corpo.  I cani si accanirono su di lei dopo averla fatta cadere a terra.

A Marsala, c'è un canile municipale, che di recente il Comune ha affidato a privati che si occupano anche di accalappiare i randagi, ma evidentemente ciò non è sufficiente. Nel 2019 e nel 2022, a Marsala, branchi di randagi hanno anche fatto stragi di pecore.

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