
Un paziente di 68 anni di Partinico, affetto da tumore, ha atteso il referto istologico per 5 mesi prima di morire, con conseguente esposto in Procura. Un altro caso riguarda un anziano di 76 anni di Marsala, operato a giugno 2024 per un neo sospetto al braccio sinistro: l’istologico, refertato a novembre con esito nefasto, è stato consegnato solo a fine febbraio 2025, senza alcuna spiegazione.
La lista si allunga ogni giorno di più. La lista è quella degli esami istologici della vergogna all’Asp di Trapani. Entro domani, secondo il piano di emergenza della Regione, sarà completata l’analisi di tutti i 3.300 esami arretrati. Già in questi giorni diversi pazienti hanno ottenuto il verdetto.
E su un migliaio del 2024, sono stati accertati 30 casi di tumore. Quello che più preoccupa, è che i carcinomi diagnosticati oggi sono però una fotografia passata ormai da mesi, dello stato di salute del paziente. Tempo perso per provare a curare un male spesso incurabile, dove ogni giorno di ritardo nell’avvio delle terapie, può fare la differenza.
A far emergere la vicenda nei mesi scorsi, è stata Maria Cristina Gallo, insegnante trapanese di 56 anni con un tumore al quarto stadio, diagnosticato otto mesi dopo un’isterectomia. Il caso, sollevato da un’interrogazione parlamentare dell’onorevole Giorgio Mulè, ha portato alla mobilitazione della Regione e dato a molti il coraggio di denunciare. Tra questi, i familiari del paziente di Partinico, che raccontano di aver sollecitato l’esito per 5 mesi senza risposta.
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