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Meno acqua del previsto ad Alcamo, parte la diffida

Il Comune diffida Siciliacque per la riduzione della portata. Nella lettera si invita Siciliacque a rispettare il contratto che prevede una fornitura di 25 litri al secondo. Invece negli ultimi tre mesi è arrivata sempre meno acqua: 21 litri a gennaio, 14 a febbraio e 9 dallo scorso primo marzo. Chiesto anche un incontro con i vertici di Siciliacque per cercare di ripristinare la quantità prevista dal contratto. La riduzione, che non riguarda solo Alcamo, è legata ad una serie di problemi che riguardano la diga Garcia, ai continui guasti alle condutture e al quadro elettrico che spesso va in tilt. Nel 2014 il Comune di Alcamo ha stipulato il contratto con Siciliacque al costo di 0,69 centesimi più Iva al metro cubo. Prezzo a suo tempo deciso dalla Regione che è stato ritenuto eccessivo anche dall’Assemblea regionale siciliana e durante un dibattito in Aula da alcuni deputati venne proposto di operare una riduzione. La stessa Assemblea si rese, però, subito conto che questa strada era difficilmente percorribile poiché in caso di interruzione anticipata del contratto la Regione avrebbe dovuto pagare una penale di diverse decine di milioni di euro a Siciliacque, che detiene il 70 per cento del pacchetto azionario. Trenta invece la Regione. Il contratto con Siciliacque scadrà nel 2044. La riduzione ha costretto il Comune di Alcamo a portare i turni di erogazione ogni quattro giorni che non creano particolari disagi poichè quasi tutte le abitazioni ad Alcamo sono dotate di cisterne e recipienti. Va inoltre sottolineato che durante la siccità della estate dello scorso anno in poco tempo il Comune eliminò disagi e i lunghi turni di attese grazie all’utilizzo di sorgenti in territorio di Partinico per i quali lavorò in prima persona l’assessore Vittorio Ferro. Allo stato attuale arrivano 45 litri al secondo provenienti dalle sorgenti di Cannizzaro e 48 da Dammusi e Rakali e 9 da Siciliacque. Grazie a questo quantitativo che arriva al Bottino il Comune riesce a fronteggiare l’erogazione idrica, portata ad ogni 4 giorni. Intanto prosegue il piano di controlli riguardanti le utenze idriche prima allacciate all’Eas. Sono circa 300 gli utenti che debbono regolarizzare la propria posizione per evitare distacchi.

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