Trapani

Giovedì 28 Novembre 2024

Mazara, Messina Denaro e il giallo della chiave che apre 2 serrature

La Giulietta del padrino dove è stata trovata una chiave

«La Procura generale ieri mattina nella massima trasparenza ha depositato un documento di verifica redatto dai carabinieri che prova che la chiave del garage-alcova di Matteo Messina Denaro, individuato in un condominio di Mazara del Vallo, apre il lucchetto di un cancello di una proprietà di campagna del mio assistito, Andrea Bonafede». A parlare è l’avvocato Tommaso De Lisi, legale di Bonafede, l’operaio di Campobello di Mazara già condannato in primo grado per favoreggiamento aggravato nei confronti del boss deceduto. Adesso si sta svolgendo il processo di appello. Il dibattimento si tiene davanti alla II sezione della Corte d’Appello di Palermo presidente, giudice Fernando Sestito. «Il presidente della Corte - dice l’avvocato De Lisi - ne ha preso atto». Certo appare impossibile che una chiave possa aprire due serrature ma le verifiche effettuate dai carabinieri provano che è possibile. «Il mio assistito - continua De Lisi - ha sempre negato che quella chiave aprisse altre serrature se non quel cancello di campagna». Dal giorno della cattura del latitante gli investigatori hanno trovato 122 chiavi. Quattro li hanno condotti nei garage di via Castelvetrano a Mazara del Vallo. Una era nella Giulietta usata dal padrino e apre i quattro cancelli. Un servizio completo di Laura Spanò sul Giornale di Sicilia in edicola oggi

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