«Il direttivo della camera penale intende esprimere la propria preoccupazione e denuncia riguardo alle gravi condizioni in cui versano gli istituti penitenziari italiani, con particolare attenzione al carcere trapanese.
Secondo i dati più recenti, il numero dei detenuti in Italia ha raggiunto i 62.110, con una costante crescita. Questo comporta un sovraffollamento che ha ripercussioni devastanti sulla vita quotidiana all’interno delle carceri. A ciò si aggiunge il fatto che il corpo della Polizia Penitenziaria, come nel caso del carcere di Trapani, è frequentemente sotto organico, mettendo in seria difficoltà il controllo e la gestione della sicurezza all’interno».
Lo dice il direttivo della Camera Penale di Trapani sull’inchiesta che riguarda presunte torture nei confronti dei detenuti nel carcere Pietro Cerulli.
«Questo direttivo - prosegue - richiama le autorità competenti ad adottare interventi strutturali urgenti idonei a ripristinare le condizioni costituzionali di espiazione della pena e di sottoposizione alla custodia cautelare, sperando di non disturbare l’intimo godimento di alcuno, soprattutto di chi, attualmente, ricopre le funzioni di sottosegretario alla giustizia del Governo».
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