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Divieto di dimora in Sicilia per i 9 fedelissimi di Messina Denaro scarcerati per scadenza dei termini

I carabinieri di Trapani hanno notificato il provvedimento emesso dalla corte d’appello di Palermo

Divieto di dimora in Sicilia per i fedelissimi di Matteo Messina Denaro, scarcerati lunedì 14 ottobre dalla Corte d'Appello di Palermo per scadenza dei termini di custodia cautelare, nonostante la condanna. A notificare il provvedimento ai 9 fiancheggiatori del padrino di Castelvetrano sono stati i carabinieri di Trapani.

Divieto di dimora e contestuale divieto di espatrio per Nicola Accardo, Giuseppe Tilotta, Paolo Bongiorno, Calogero Guarino, Vincenzo La Cascia, Raffaele Urso, Andrea Valenti, Filippo Dell’Acqua, Antonino Triolo. Accolta la richiesta del procuratore generale Lia Sava e del sostituto Carlo Marzella per nove dei dieci imputati. Avranno anche l’obbligo di non uscire da casa dalle 20 alle 8 del mattino, dovranno inoltre firmare ogni giorno in caserma. Unica eccezione per Angelo Greco che ha interamente scontato la pena.

Alle scarcerazioni si è arrivati dopo che i giudici di Appello si sono pronunciati in merito a un annullamento della precedente decisione da parte della Corte Cassazione, che non aveva riconosciuto agli imputati alcune aggravanti. La nuova sentenza ha, infatti, accolto le riserve della Suprema Corte e l’annullamento delle aggravanti ha portato a un ridimensionamento dei termini di custodia cautelare, non più 9 ma 6 anni.

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