Arriva una possibile svolta nel caso dell’anziana trovata morta nella sua abitazione di Alcamo sabato mattina, in via Confalonieri. Il figlio di 49 anni, che convive da sempre con la donna, è stato denunciato per maltrattamenti aggravati in famiglia. La polizia, a conclusione del sopralluogo all’interno dell’immobile ora sotto sequestro, ha deciso di procedere in questa direzione. Restano ancora in piedi tanti sospetti e dubbi da sciogliere sulle ultime ore di vita della ultra ottantenne. A questo punto sarà decisiva l’autopsia che verrà effettuata sul corpo della donna nei prossimi giorni. Infatti da questo esame autoptico, ordinato dalla Procura di Trapani, si dovrebbe accertare se le lesioni trovate sul corpo dell’anziana, Caterina Muscarello di 83 anni, potrebbero essere state la causa del suo decesso. Se dovesse essere accertata la correlazione tra le lesioni e la morte, per l’uomo scatterebbe l’accusa di omicidio. A seguire l’inchiesta è il pubblico ministero Matteo Delpino. Il quarantanovenne è stato sentito al commissariato di polizia ma non ha confermato le accuse di un’ipotetica violenza consumata ai danni della madre. Ha parlato poco, non ha fornito nemmeno particolari sul fatto che la vittima avesse delle ecchimosi attorno al collo, come se qualcuno l’avesse strozzata. Agli inquirenti che gli hanno chiesto come mai la madre avesse questi segni sul collo non ha saputo dire nulla. Un silenzio e un atteggiamento quantomeno sospetto, che non stanno giocando a favore dell’uomo. In attesa delle conferme tecnico-scientifiche, resta indagato a piede libero. Intanto l’appartamento al piano terra resta sotto sequestro, come stabilito sempre dalla Procura. Anche ieri gli agenti della scientifica sono tornati ad ispezionare l’immobile, probabilmente alla ricerca di qualche altro elemento utile all’indagine. Intanto la polizia continua anche a sentire vicini e parenti della vittima. I vicini di casa avrebbero confermato che spesso madre e figlio erano in contrasto e litigavano. Possibile che ci siano stati in passato altri episodi di violenza ma che non sono emersi. Su questo stanno provando a capire meglio gli investigatori per risalire all’ipotetica tensione nella convivenza tra i due. I familiari invece hanno detto di aver avuto pochi contatti con la donna e il figlio e non sono stati in grado di fornire indicazioni utili.