A Trapani torna l’acqua, e pure in abbondanza, ma gli altri Comuni che sono collegati alla stessa rete idrica del capoluogo soffrono la sete: Misiliscemi è ancora a secco, mentre a Favignana l’acqua dalla condotta arriva in minima quantità, non sufficiente ad accontentare le richieste degli abitanti e dei turisti presenti sulle tre isole dell’arcipelago delle Egadi. E per questo motivo l’amministrazione comunale sopperisce la carenza idrica facendo ricorso alle navi cisterna.
La situazione che si vive nella costa occidentale della provincia di Trapani appare decisamente paradossale e vede i cittadini di Misiliscemi costretti a dovere fare i conti con docce e lavatrici ridotte al minimo, e a valutare l’ipotesi di «abbonarsi» alle autobotti per sopperire alla mancanza d’acqua.
I problemi e i disagi sono cominciati domenica scorsa, quando uno squarcio sulla condotta di Bresciana, in prossimità della strada provinciale 62, nel territorio comunale di Mazara del Vallo, ha causato una perdita di cento litri al secondo e il conseguente blocco dell’erogazione idrica per tutte le zone servite dall’acquedotto: Misiliscemi, Favignana, l’ospedale Sant’Antonio Abate, il carcere, Mokarta e il cisternone di San Giovannello, che serve Trapani e dintorni.
La riparazione è stata completata in tempi record, appena dodici ore, grazie alla costruzione in loco del pezzo di conduttura mancante. Ma mentre a Trapani l’acqua è tornata a fluire regolarmente, in altri Comuni la situazione è ancora abbastanza critica.
A Favignana, l’acqua è tornata a scorrere dalla condotta soltanto ieri mattina, ma con una pressione ancora insufficiente per accontentare tutti. La situazione dovrebbe normalizzarsi entro la giornata di oggi, per cui quelle che attendono quanti si trovano sulle isole Egadi sono altre ventiquattro ore di crisi.
Nel frattempo, per tamponare l’emergenza, che a Favignana sembra non volere finire, si è deciso di fare ricorso alle navi cisterna, grazie alle quali è stato garantito l’approvvigionamento idrico. A Misiliscemi, invece, l’attesa si prolunga perché, a differenza di Favignana, nel Comune che sorge a Sud di Trapani, l’acqua continua a non arrivare da quasi una settimana.
«L’erogazione di acqua avrà un ritardo di ventiquattro ore circa rispetto a Trapani - ha dichiarato il sindaco Salvatore Tallarita -. Eppure i dirigenti di Siciliacque hanno chiarito che il Comune di Misiliscemi fa parte integrante del sistema Bresciana. Non siamo degli ospiti, ma parte del sistema. La situazione è critica e non abbiamo alternative immediate per sopperire alla mancanza d’acqua. Molti cittadini, abituati alle interruzioni, hanno riserve idriche che garantiscono un’autonomia di quindici giorni o addirittura tre settimane. Purtroppo, il Comune non ha questa possibilità».
«Stiamo cercando - ha aggiunto il sindaco di Misiliscemi - di recuperare un cisternone che potrebbe fornirci una riserva idrica, ma si tratterebbe comunque di un’autonomia limitata a ventiquattro ore, circa 2.400 metri cubi d’acqua, sufficienti per un solo giorno di consumo dell’intera città. Capisco che ci siano pressioni per spingerci verso altre soluzioni, ma al momento l’unica strada percorribile - ha concluso il sindaco Salvatore Tallarita - è quella di ottimizzare l’utilizzo della condotta di Bresciana e del pozzo Madonna».
L’altro lato della medaglia è rappresentato da Trapani. Il primo invio di acqua nelle case dei cittadini ha avuto esito positivo. In base alla turnazione prevista dal Comune, a ricevere per primi l’acqua sono stati gli abitanti del centro storico e Vincenzo Guaiana, assessore comunale al Servizio Idrico, gongola, perché «il centro storico ha avuto talmente tanta acqua da non rimanere alcuna via senza».
La soddisfazione, però, dura poco, perché non appena Guaiana cambia l’obiettivo, e si concentra sulla parte nuova della città, quella che dovrebbe ricevere l’acqua oggi, torna la preoccupazione. L’acqua accumulata del cisternone di San Giovannello, il serbatoio di Trapani, infatti, potrebbe non riuscire a raggiungere tutte le strade dei quartieri interessati dall’erogazione odierna.
«Alcune strade, come via Vallona, potrebbero restare a secco - ha precisato l’assessore comunale al Servizio Idrico Vincenzo Guaiana -, ma monitoreremo tutto».
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