Il pubblico ministero Roberto Piscitello ha chiesto la condanna a cinque anni e mezzo di carcere per Giuseppe Rallo, 28 anni, di Marsala, che nella tarda serata del 16 luglio 2023, alla periferia della città, investì con la sua auto (secondo la parte civile, volontariamente) l’ex compagna mentre la giovane procedeva su un monopattino.
Nell’impatto, la ragazza riportò fratture scomposte ad una gamba e al bacino, nonché una lesione ad uno dei reni. Qualche mese prima, la giovane aveva lasciato l’abitazione con cui viveva con il compagno, dal quale ha avuto due figli, perché, pare, stanca dei continui maltrattamenti.
Dopo la denuncia presentata ai carabinieri, Rallo (accusato anche di aver rubato lo scooter all’ex compagna) è stato arrestato e rinchiuso in carcere. Processato con rito abbreviato davanti al gup di
Marsala, Sara Quittino, il 28enne deve rispondere di tentato omicidio, maltrattamenti in famiglia e furto.
«Alla luce, però, di sofismi giuridici della Corte di Cassazione - spiega il legale di parte civile, avvocato Vincenzo Forti - il pubblico ministero ha dovuto chiedere la derubricazione del reato di
tentato omicidio in lesioni personali gravi». La sentenza è attesa per il 26 novembre.
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