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Ispezione sulla Mare Jonio a Trapani, la ong: «Clima di ritorsione per il caso Salvini»

Un'immagine della nave Mare Jonio del progetto "Mediterranea"

«È in corso da questa mattina una maxi ispezione sulla nave del soccorso civile Mare Jonio, ancorata a Trapani in attesa di ripartire per la prossima missione. Il comando generale della guardia costiera ha deciso di concentrare ben quattro attività ispettive sulla nave, in un solo giorno, che dovranno stabilire l’idoneità della nave battente bandiera italiana». Lo rende noto Luca Casarini capomissione della ong Mediterranea.

«Hanno commissariato la Capitaneria di Trapani, e inviato da Roma la squadra speciale che si occupa delle ong, quella che serve a bloccarle. Alle tre ispezioni previste, che riguardano aspetti tecnici e sanitari sui quali non abbiamo mai avuto problemi, si è aggiunta una ispezione occasionale voluta dal comando generale di Roma - aggiunge Casarini- È evidente che di occasionale non vi è proprio nulla, perché quel comando agisce sotto gli ordini del ministro Salvini. È il tentativo di rispondere ai suoi guai giudiziario tentando di bloccare una nave del soccorso civile».

«Noi non abbiamo mai avuto paura delle continue ispezioni, siamo a quota 24 dall’inizio delle nostre attività in mare, ma è chiaro che Salvini, che comanda la guardia costiera, vorrebbe bloccare le nostre attività di soccorso. Magari applicando il decreto contro le navi di soccorso scritto dal suo amico Piantedosi», aggiunge Casarini che continua: «Siamo anche parte civile al processo contro Salvini, sarebbe grave se queste ispezioni si trasformassero in una ritorsione per il processo nel quale il ministro è imputato».

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