Trapani

Giovedì 21 Novembre 2024

Gli arresti per mafia tra Alcamo e Calatafimi, Papania intercettato: «Lo scienziato della politica ci ha fatto buttare duemila euro...»

I poliziotti della squadra mobile di Trapani hanno monitorato numerosi incontri fra l’ex vicesindaco di Alcamo Pasquale Perricone e Giosuè Di Gregorio, ritenuto esponente mafioso, che avrebbe tenuto i contatti con le famiglie mafiose di Trapani, Castellammare del Golfo, Calatafimi e con la ‘ndrangheta e facendo accrescere il ruolo di vertice di Francesco Coppola nella famiglia di Alcamo. Perricone diceva a Di Gregorio: «Questa cosa di ste Regionali ci interessa e delle Nazionali pure». Di Gregorio parlava di «qualcosa da dare», di «quanti voti prendiamo» e di «una ventina di euro». Sono stati monitorati altri appuntamenti. Al termine di uno di essi Di Gregorio disse al fratello: «Dobbiamo votare a questo; e il senatore mi ha dato duemila euro che mi darà mercoledì ... hai capito?». «Ti ha dato i soldi?», chiedeva il fratello. «Neanche li ho contati, questo dice è un acconto, poi in questi giorni mi porta un’altra cosa», rispondeva Di Gregorio. «Uno, due, tre, quattro, cinque, sei, sette otto; ventisette, ventotto, ventinove e 30;», si sentiva mentre contava le banconote. «Basta, non li contare, mica si contano i soldi, non solo mi ha regalato soldi e tu che fai, li conti», diceva stizzito Di Gregorio. In un successivo incontro Di Gregorio dice a un uomo dell’entourage di Papania: «Questo già sono tutte cose sicuri, gli possiamo dare pure le sezioni». Rocca raccolse 3.361 preferenze, ma non fu eletto all’Ars. «Tra Marsala e Salemi un mare di voti gli ho raccolto», diceva Di Gregorio, soddisfatto per il lavoro svolto. Non era contento, invece, Papania che contestava l’operato dell’ex vicesindaco mentre, intercettato, parlava in auto con il suo autista: «Pasquale (Perricone, ndr) lo scienziato della politica ci ha fatto buttare duemila euro per fare mangiare la pizza a quattro spacciatori a Trapani. Sì e no ci hanno portato trenta voti. Un mare di soldi». E ancora: «Questo Giousuè "nuddu miscatu cu nienti" ci voleva qualche amico giusto e lo faceva sminchiare perché questo si meritava» (Giosuè è una nullità, serviva qualche amico vero per dargli una lezione perché lo meritava).

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