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I file riservati su Messina Denaro: il carabiniere Pirollo chiede la messa alla prova

Il militare, assieme a un ex consigliere comunale di Mazara, avrebbe promesso il materiale a Fabrizio Corona, in cambio di 50 mila euro

È stato trasmesso a Marsala per competenza territoriale il processo a carico dell’ex consigliere comunale di Mazara del Vallo Giorgio Randazzo, finito ai domiciliari con l’accusa di ricettazione per avere cercato di vendere al fotografo Fabrizio Corona e al giornalista Moreno Pisto documenti riservati sulla cattura di Matteo Messina Denaro.

Sempre a Marsala è in corso, dopo il rinvio a giudizio di mesi fa, il processo al presunto complice, il carabiniere Luigi Pirollo. Accedendo illegalmente al server dell’Arma, avrebbe trafugato 786 file riservati con informazioni sulle indagini sul capomafia. Pirollo ha chiesto la messa alla prova, istituto che in caso di esito positivo estingue il reato. L’indagine è stata coordinata dal pm della Dda Piero Padova.

Il consigliere e il militare avrebbero proposto l’affare a Corona, promettendogli scoop clamorosi in cambio di 50 mila euro. Il giornalista, dopo avere dato un’occhiata al materiale e compreso che si trattava di file top secret, ha denunciato tutto. Pirollo, che all’epoca finì ai domiciliari, è indagato per accesso abusivo al sistema informatico e rivelazione di segreto d’ufficio.

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