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Da Erice un progetto per prevenire gli incendi, un confronto tra cento scienziati ed esperti

foto Canadair Realforest2

Il tema degli incendi che stanno devastando ampie zone del pianeta è stato l’argomento trattato per la prima volta, nel corso della 56esima sessione delle Emergenze planetarie che si è appena conclusa a Erice. Cento scienziati ed esperti si sono riuniti nell’aula Dirac della Fondazione Ettore Majorana per presentare i risultati delle proprie ricerche.

In agenda la crisi idrica che sta interessando il pianeta, il ritorno del nucleare bellico, l’intelligenza artificiale, la tecnologia che permetterà alla medicina di fare ulteriori passi in avanti nella ricerca, la sicurezza dei dati personali, gli studi legati alle future possibili pandemie, il duplice effetto, medico e psichico, che le bombe sganciate nei teatri di guerra hanno sulle popolazioni coinvolte, e gli incendi sempre più devastanti in tutto il mondo. Gli studi approfonditi e le ricerche sull’argomento hanno dato vita a un progetto pilota di prevenzione che troverà applicazione a Erice, e che si fonda sull’uso della tecnologia più avanzata, con telecamere termiche e informazioni satellitari, finalizzati alla prevenzione.

Fabrizio Zichichi, responsabile organizzativo della sessione ha dichiarato: «Sono particolarmente felice di constatare come lo spirito che quaranta anni fa guidò mio padre e gli scienziati suoi colleghi continui a trovar terreno fertile tra i partecipanti a Emergenze, tanto tra quelli che qui sono già stati, e quindi ne costituiscono memoria storica, e chi, invece, partecipa ai Seminari per la prima volta, portando con se nuove prospettive utili ad arricchire il dibattito e il confronto. Sempre nel segno di una scienza al servizio dell’uomo e non delle nazioni».

Tanti i protagonisti delle giornate e tra questi i professori William Barletta del Dipartimento di Fisica del Massachusetts Institute of Technology e Carmine Difiglio della facoltà di Ingegneria e Scienze naturali dell’Università Sabanci di Istanbul.

Cristian Galbiati, del Physics Department della Princeton University, responsabile scientifico della Emergenze planetarie, ha chiuso i seminari: «questa è la seconda edizione svolta in presenza dopo il disastroso stop imposto dal Covid - ha detto Galbiati - quando ci trovammo costretti ad interrompere questo importantissimo laboratorio di ricerca. Siamo tornati in carreggiata con oltre cento scienziati giunti alla Fondazione Majorana da tutti i continenti per dibattere su studi e ricerche condotti sempre con il massimo rigore scientifico».

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