È stata portata a termine fra Trapani e l’isola di Formica l’importante operazione di recupero di una rete fantasma nei pressi del relitto Pavlos V, a circa 25-30 metri di profondità, da parte dei volontari della Divisione subacquea di Marevivo, appartenenti al gruppo «Free Divers» di Trapani. L’intervento, ieri, ha consentito di liberare il fondale da una rete di oltre 200 metri di lunghezza e 400 kg di peso. L’intervento è stato organizzato dalla Delegazione Marevivo Sicilia ed effettuato sotto la supervisione della guardia costiera-Capitaneria di porto di Trapani, con la collaborazione del Comune di Trapani, Federpesca, la cooperativa affiliata San Giuseppe, l’imbarcazione «Antonietta Madre» del porto di Trapani e l’azienda Formula Ambiente, incaricata dal Comune dello smaltimento delle reti. Purtroppo, spiega Marevivo in una nota, sono sempre più numerose le reti individuate nei fondali della regione, che rischiano di compromettere irrimediabilmente l’ecosistema marino. Esse rappresentano, infatti, una seria minaccia per la fauna e la flora, in quanto un'enorme quantità di mammiferi marini, anche in via di estinzione, vi rimane impigliata, e a causa delle microplastiche, rilasciate in acqua con il loro deterioramento, che vengono ingerite dai pesci per poi finire nella catena alimentare. Questa attività di recupero si inserisce all’interno di un progetto più ampio di sensibilizzazione, rivolto ai pescatori delle cooperative locali, sui rischi legati all’abbandono delle reti da pesca. Presso la sede della Capitaneria di porto di Trapani, in una seconda fase, verrà proiettato un filmato che mostrerà i diversi momenti dell’operazione di recupero della rete fantasma e indicherà le buone pratiche da adottare per evitare la dispersione in mare delle attrezzature da pesca.