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Un furto di cavi elettrici spegne i pozzi a Marsala, erogazione dell'acqua ridotta del 50%

Tecnici ed operai sono al lavoro da parecchie ore per reperire il materiale necessario e ridare energia elettrica agli impianti

Un furto di cavi elettrici è stato commesso negli impianti dei pozzi comunali di Marsala, in contrada Sinubio. A causa di ciò l’erogazione dell’acqua è stata ridotta del 50%, con conseguenti disagi per la città e le periferie.

Nel frattempo, spiega una nota del Comune, «tecnici ed operai sono al lavoro da parecchie ore e, contestualmente, si sta procedendo a reperire il materiale necessario per ridare energia elettrica agli impianti». Già denunciato il furto, l’amministrazione comunale invita i marsalesi «ad un uso parsimonioso delle riserve idriche, evitando di consumare l’acqua per usi diversi da quello potabile e igienico».

Un fatto analogo era accaduto ai primi dello scorso ottobre. In quel caso, i ladri di cavi di rame vandalizzarono, mandandola in tilt, la struttura dell’acquedotto comunale di contrada San Silvestro, con la conseguenza di lasciare secco la zona nord della città. «È un gesto inqualificabile che penalizza la collettività» commentarono allora il sindaco Massimo Grillo e l’assessore Guglielmo Ivan Gerardi. La stazione danneggiata in ottobre convoglia l’acqua potabile in tutto il comprensorio nord (quello più alto) delle periferie di Marsala e in particolare le zone di via Salemi, via Trapani e della litoranea che porta a Birgi.

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