Questo sito contribuisce all’audience di Quotidiano Nazionale

Riciclavano i soldi dei clan palermitani, spostati su banche estere 17 milioni con il circuito internazionale Swift

I protagonisti dell’indagine padroneggiavano lo strumento finanziario e ne sfruttavano le potenzialità per trasferire all’estero le somme nascondendone l’origine

Per spostare i soldi dei clan mafiosi palermitani sfruttavano il circuito internazionale Swift, metodo usato per trasferire all’estero somme di denaro non rendendolo più tracciabile. Le operazioni di riciclaggio scoperte dai carabinieri che oggi hanno notificato 11 misure cautelari sono due: una da 12 e l’altra da quasi 5 milioni di euro. Soldi affidati dai mafiosi palermitani ai «cugini» di Salemi che, grazie a consulenti e intermediari capaci di padroneggiare lo swift , portavano avanti i lodo disegni.

Lo Swift, piattaforma informatica che consente alle banche per mezzo di un codice di scambiarsi messaggi con informazioni finanziarie, una sorta di whatsapp degli istituti di credito, permette ad esempio di assicurare l’avvenuto pagamento di un bene di valore prima della sua spedizione da un continente all’altro.

I protagonisti dell’indagine padroneggiavano lo strumento finanziario e ne sfruttavano le potenzialità per trasferire all’estero le somme nascondendone l’origine. Ai due protagonisti principali dell’indagine, Salvatore e Andrea Angelo, imprenditori di Salemi (Tp) si era rivolto il capomafia Michele Micalizzi che aveva bisogno di spostare il denaro sporco della cosca. Al piano avrebbero preso parte imprenditori compiacenti e «ambigui personaggi del settore», così li descrive il gip. Nel 2019 sarebbero stati trasferiti 12 milioni della mafia dal conto di una banca tedesca a una filiale della Hsbc. Gli inquirenti hanno intercettato il file del report swift, una sorta di riepilogo degli elementi necessari per identificare gli estremi della transazione.

Nell’indagine sono coinvolti anche una donna: «una signora che ha 40mila palle, conosce tutto il mondo, 4 o 5 lingue», dicevano di lei gli indagati e imprenditori spagnoli e irlandesi. In un altro caso invece sarebbero stati spostati 4,9 milioni di euro. Tutti i soggetti che partecipavano al piano venivano retribuiti. Secondo gli inquirenti, ad esempio, gli Angelo avrebbero incassato una commissione del 10% dei fondi trasferiti.

Tag:

Caricamento commenti

Commenta la notizia