Il Tribunale di Marsala ha ammesso tutte le richieste di costituzione di parte civile avanzate nel processo al dottor Alfonso Tumbarello (nella foto), 70 anni, medico di Campobello di Mazara, a giudizio per concorso esterno in associazione mafiosa e falso in atti pubblici per avere redatto numerosi certificati a nome di Andrea Bonafede, per consentire all’allora latitante Matteo Messina Denaro di potersi curare. La difesa (avvocati Gioacchino Sbacchi e Giuseppe Pantaleo) si era opposta, come già fatto, senza successo, nell’udienza preliminare, a quasi tutte le richieste di costituzione di parte civile (tranne che per il Comune di Campobello di Mazara). «Ad eccezione del Comune di Campobello di Mazara - aveva sostenuto l’avvocato Sbacchi nella prima udienza - non sono persone offese, ma soggetti danneggiati dal reato che avrebbero dovuto costituirsi parte civile sulla base di una diversa normativa». I giudici, però, non hanno accolto l’eccezione. Parti civili sono, pertanto, l’Ordine dei medici della provincia di Trapani, l’associazione Antiracket e Antiusura di Trapani, l’associazione Antonino Caponnetto, i Comuni di Campobello di Mazara e Castelvetrano. È la prima volta che l’Ordine dei medici di Trapani si costituisce contro un proprio iscritto. Alfonso Tumbarello è stato arrestato il 7 febbraio 2023 con l’accusa di avere avuto un ruolo determinante nella latitanza del boss Matteo Messina Denaro. A metà luglio, però, il gip gli concesse i domiciliari per ragioni d’età.