Corruzione a Trapani, Carlo Guarnotta torna in libertà: il Riesame annulla il divieto di dimora
Il Tribunale del Riesame di Palermo ha annullato il divieto di dimora nei comuni di Trapani ed Erice nei confronti dell'ingegnere Carlo Guarnotta, ex amministratore unico della società Trapani servizi. Guarnotta era rimasto coinvolto nell’operazione dei carabinieri che ha anche riguardato un bando – ritenuto dagli inquirenti truccato – per favorire la sua nomina a direttore generale della società che di occupa della raccolta dei rifiuti in città. Il Tribunale del Riesame che si è riservato 45 giorni di tempo per depositare le motivazioni della sua decisione. «Sono soddisfatto – ha scritto Carlo Guarnotta – dell’esito positivo a mio favore da parte del Riesame , nel quale ho riposto la mia fiducia . Ringrazio i miei avvocati Giuseppe Adragna ed Orazio Rapisarda per il supporto. Sono fiducioso – conclude – nella giustizia e pronto a chiarire definitivamente la mia posizione». Tutto parte nel settembre 2020, dopo l'incendio che devastò parte dell'impianto di compostaggio della Trapani Servizi di contrada Belvedere a Trapani. Nel corso di quelle indagini i carabinieri avrebbero accertato, che per favorire la nomina di Guarnotta a direttore generale dopo la sua decadenza dalla carica per l’insediamento del nuovo CdA, sarebbe stato predisposto un concorso truccato. Per aiutare Guarnotta, l’avviso per la selezione del direttore sarebbe stato fatto su misura da Rosario Bellofiore, attraverso l'inserimento di una serie di requisiti che solo il concorrente favorito poteva avere. Il bando prevedeva che il direttore avesse lavorato almeno per tre anni come dirigente di imprese pubbliche o partecipate con almeno 110 dipendenti (la Trapani Servizi ne aveva allora 126) era perfezionato in modo tale che solo Guarnotta avrebbe potuto vincere. A tutto questo avrebbe anche partecipato l’allora direttore amministrativo Giuseppe Ullo. In cambio dell’aiuto Guarnotta avrebbe promesso a Rosario Bellofiore, ex consulente della società, la conferma dell’incarico nonostante il parere negativo del Cda. Oggi la decisione del Tribunale del Riesame e l'annullamento della misura cautelare nei confronti dello stesso Guarnotta.