La Corte dei conti restituisce le somme che l’Inps aveva sottratto a un vigile del fuoco trapanese in pensione e condanna l’Ente previdenziale a pagargli quelle già trattenute. La vicenda risale a quasi 8 anni fa anche se è emersa nel 2021. In quell’anno, infatti, l’Inps ha rilevato un «indebito» nella pensione di un vigile del fuoco di Trapani andato in quiescenza nel 2016, dopo 40 anni di servizio. Rilevato, quindi, l’errore di calcolo ha richiesto indietro 3.500 euro all’ex vigile del fuoco, decurtando la cifra dalla sua pensione.
Una decurtazione che comunque ha creato un danno al pensionato che, non ritenendo corretto il comportamento dell’ente di previdenza, si è rivolto allo studio legale Leone-Fell, società tra avvocati di Palermo, per proporre ricorso e richiedere indietro le somme sottratte. La Corte dei conti della Regione siciliana, accogliendo il ricorso, ha fatto valere il principio del «legittimo affidamento». Ha rilevato, infatti, che mentre il pensionato si è legittimamente affidato al calcolo pensionistico fatto nel 2016, è stato illegittimo l’agire dell’Inps che dopo 5 anni ha preteso di recuperare 3.500 euro a fronte di un calcolo sulla pensione non effettuato nel 2016.
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