Dovranno risarcire i Comuni di Campobello di Mazara e Castelvetrano e l’associazione Antonino Caponnetto i coniugi Lorena Lanceri ed Emanuele Bonafede condannati oggi col rito abbreviato, una per concorso esterno in associazione mafiosa, l’altro per favoreggiamento e procurata inosservanza di pena aggravati. Per i pm avrebbero ospitato e accudito Matteo Messina Denaro durante la latitanza. Sarebbero stati i vivandieri del boss. Il giudice ha sospeso entrambi anche dall’esercizio della potestà genitoriale per l’intera durata della pena e ha disposto l’interdizione perpetua dai pubblici uffici. Per quanto riguarda il risarcimento, Lorena Lanceri è stata condannata dal giudice a risarcire il Comune di Campobello di Mazara con 45 mila euro e con altri 45 mila euro il Comune di Castelvetrano. Per l’associazione Antonino Caponnetto la Lanceri è stata condannata al pagamento di 5 mila euro. Il marito Emanuele Bonafede dovrà risarcire i Comuni di Campobello e Castelvetrano con 5 mila euro ciascuno e con mille euro l’associazione Antonino Caponnetto. I due coniugi sono stati, inoltre, condannati al pagamento delle spese processuali sostenute dalle parti civili, liquidate in 3.025 euro per ciascuna parte civile. Le parti civili sono state rappresentate dagli avvocati Kathya Ziletti (Comune di Campobello), Francesco Vasile (Comune di Castelvetrano) e Alessandra Inguaiato (associazione Antonino Caponnetto). Il gup ha anche disposto la confisca del denaro, dei diamanti e degli orologi sequestrati ai due. Nella foto Messina Denaro a casa della coppia Bonafede-Lanceri