Trapani

Venerdì 22 Novembre 2024

L'inchiesta di Trapani sulla sanità: il bando non pubblicato per agevolare una nomina a un incarico dirigenziale

Gioacchino Oddo

Diverse le posizioni dei 17 indagati nell’ambito dell’inchiesta Aspide della procura di Trapani sulla locale Asp che ha portato all’emissione di un’ordinanza di custodia cautelare per dieci persone, eseguita dalla guardia di finanza. Le contestazioni riguardano fatti avvenuti tra il 2021 e il 2022 ipotizzando, a vario titolo, episodi di corruzione, rivelazione di segreto d’ufficio nei concorsi pubblici e nell’assegnazione di borse di studio fino alla richiesta di prestazioni sessuali nei confronti di una donna nella procedura per il rinnovo della patente di guida. Secondo la tesi della procura di Trapani, Gioacchino Oddo (nella foto), in qualità di direttore sanitario dell’Asp, destinatario di un’ordinanza di custodia cautelare in carcere, avrebbe favorito l’assunzione di Antonino Sparaco nell’incarico di direttore in sostituzione dell’Unità operativa Centro Salute globale. Secondo l’accusa, il direttore sanitario dell’Asp non avrebbe pubblicato il bando «in mancanza di profili oggettivi e soggettivi richiesti dall’ufficio risorse umane, favorendo la prosecuzione della direzione e la predisposizione della procedura concorsuale separata per agevolare la nomina». Inoltre Sparaco, «mediante timbratura del badge», avrebbe attestato false prestazioni lavorative fuori sede. A Oddo, inoltre, è contestato il reato di induzione indebita a dare o promettere utilità per avere indotto una donna ad avere con lui una serie di rapporti sessuali in cambio del suo interessamento per il rinnovo della sua patente di guida. Anche la vittima è finita indagata per non essersi sottratta alla richiesta. Ai domiciliari è finita la presidente del Consiglio comunale di Trapani Anna Lisa Bianco perché avrebbe saputo in anticipo i quiz della procedura straordinaria di assunzione prevista per l’emergenza Covid. Agli arresti domiciliari anche l’ex manager dell’Asp di Trapani, Fabio Damiani, che era stato arrestato nel 2020 nell’operazione «Sorella Sanità».

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