Le Donne del Vino della Sicilia: Marisa bella e tenace, per il suo sogno aveva rinunciato alla carriera di commercialista
«Si resta colpiti da quel sorriso. Nonostante tutto. La nostra Marisa era una giovane donna provata dalla vita. Aveva denunciato l’ex, padre della figlia, per stalking. Aveva circoscritto la sua giovane vita a figlia-genitori-lavoro con la paura che le potesse succedere qualcosa. Viveva protetta dai suoi affetti più cari e le sue giornate trascorrevano nel tran tran tra l’ufficio, responsabile marketing e comunicazione di Cantine Colomba Bianca, nell’agro di Mazara del Vallo che raggiungeva ogni giorno da Salemi, dove abitava e le cure e le attenzioni di madre». Così ricordano Marisa Leo le associate a «Donne del Vino della Sicilia» guardando e riguardando le foto della donna uccisa a fucilate dall’ex compagno. «Alla sua adorata piccola figlia - ricordano - dedicava ogni attimo del tempo che il lavoro le lasciava libero, ed insieme ad altre socie dell’associazione condivideva la comune passione per il vino e la cultura del vino. Lo aveva scelto e fortemente voluto questo lavoro che amava rinunciando alla professione di commercialista per cui aveva studiato conseguendo la laurea in Economia. Lo raccontò una volta, la prima in cui Marisa parlò in pubblico presentando la sua etichetta del cuore in occasione della Festa delle Donne del Vino, 2 marzo 2019, a Palazzo Fici a Marsala. Timida, gli occhi grandi e scuri con quella sua espressione da cerbiatta che celava una volontà di ferro, si armò di coraggio di fronte alla platea che si commosse al suo racconto. Chi era presente, ricorda l’emozione di quella giovane bella ragazza che finalmente dichiarava apertamente il suo amore per quel nettare di Bacco che le aveva schiuso nuovi orizzonti professionali. Ed è sempre la nostra Marisa che insieme ad un pugno di giovani socie hanno dato il via al progetto «DxD : Calici di Vita». Ovvero Donne per le Donne, un progetto itinerante per supportare con dei lunch solidali le associazioni che nel territorio regionale si occupano della rinascita delle donne vittime di violenza. Che beffa.. ecco perchè l’assassinio della nostra Marisa è ancora più paradossale. Lei fino a poche ore prima che il padre di sua figlia avesse deciso di ammazzarla, “era sul pezzo”. Stava lavorando ad un altro appuntamento di DXD Calici di vita che si sarebbe dovuto tenere ad ottobre in un ristorante di Mazara del Vallo». «Marisa l’ho sentita proprio in questi giorni, era serena come suo solito e soprattutto parlava di futuro», così scrive una socia dopo la terribile notizia. «La nostra Marisa è, a dispetto della morte violenta inflitta dall’uomo che ha amato, il futuro luminoso, come il suo sguardo, di chi oggi si sente spezzata ma è pronta ancora una volta, ad alzare la testa, a rimboccarsi le maniche e a continuare la quotidiana battaglia di civiltà. Lo vogliamo fare con lo stesso sorriso di Marisa di chi “ha voglia credere che la vita è bella”. Lo dobbiamo ad Alice» concludono le Donne del vino di Sicilia.