Vandali in azione, o vetustà della statua? Cosa può essere successo al monumento che raffigura il sacerdote rivoluzionario Vito Pappalardo che si trova collocata all'interno della Villa Margherita a Trapani. Un fatto è certo: il piedistallo è vuoto e il mezzo busto ottocentesco che raffigura il religioso, si trova alle spalle del piedistallo, nascosto fra l'erba alta. A fare notare l'accaduto due studiosi in vacanza a Trapani, Miriam Di Maggio, filologa e studentessa di archeologia orientale presso l'Orientale di Napoli, e il compagno, l'archeologo Mattia Cozzolino. Inoltrandosi per la villa si sono accorti di quel piedistallo vuoto, una ricerca veloce ed ecco scoperto l'arcano, la scultura quasi integra, fatta eccezione per le parti del volto, ritrovate sparse nelle vicinanze si trovava per terra. Come hanno segnalato a redazioneweb@gds.it. Ancora non si sa cosa sia veramente accaduto, se all'interno della villa ci sono telecamere di sorveglianza potranno fare scoprire cosa sia accaduto. Intanto, ancora una volta, un bene della città è stato lasciato abbandonato senza alcun intervento, visto che nessuno fino ad oggi sembra aver notato l'assenza della statua. Per i due turisti che hanno fatto la scoperta è indispensabile un immediato restauro, poiché i pezzi del volto e buona parte del capo sono stati ritrovati. Non è un caso che fatti del genere accadano all'interno della Villa Margherita sede tra l'altro dell'importante teatro all'aperto dedicato al tenore Giuseppe Di Stefano, luogo delle rappresentazioni del Luglio Musicale Trapanese. Nel tempo al suo interno infatti altre statue come quella di Pio La Torre e Piersanti Mattarella furono prese di mira e vandalizzate. Mani ignote, barbari vandali deturparono le iscrizioni poste sulle stele di marmo collocate all’interno della Villa Margherita a Trapani e sulle quali erano posti due busti a ricordo del presidente della Regione Piersanti Mattarella e dell’onorevole Pio La Torre. Alcune lettere collocate sulle due stele di marmo furono rimosse. Circostanza strana, l’unica parola rimasta indenne è quella della “mafia”. Il resto delle incisioni, le altre frasi furono rimosse del tutto o parzialmente danneggiate. Era l'aprile del 2017. Nel dicembre 2019 ad essere presi di mira da incuria e vandali furono invece i cartelli illustrativi della stessa villa, furono trovati piegati, altri incendiati, altri ancora illeggibili.