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Si lancia in mare e sbatte la testa sugli scogli, tredicenne salvato con l’elicottero allo Zingaro

Il ragazzo si era procurato un trauma facciale e varie escoriazioni al petto, così sono stati allertati i volontari del soccorso alpino: ora è ricoverato all'ospedale Di Cristina di Palermo

Secondo intervento in 48 ore del Soccorso Alpino e Speleologico Siciliano della Stazione di Palermo nella Riserva naturale orientata dello Zingaro per recuperare, con l’elicottero del Sues 118, un giovane turista lombardo che si era infortunato a Cala Berretta. Il ragazzo, un tredicenne di Merate (Lecco), in gita con la famiglia, si era tuffato dalla scogliera sbattendo contro una roccia bassa e procurandosi un trauma facciale e varie escoriazioni al petto.

Viste le ferite riportate, i familiari hanno lanciato l’allarme chiamando il 112. La centrale del 118 ha chiesto l’intervento del Soccorso Alpino che, viste le alte temperature e la difficoltà di operare via mare, ha richiesto l’intervento dell’elicottero di base all’aeroporto palermitano di Boccadifalco.

Tre tecnici del Sass, di guardia come ogni fine settimana estivo nella sede, che si trova nello stesso aeroporto, si sono imbarcati insieme al personale medico per essere trasferiti in pochi minuti nella piazzola di Case Milazzo. La squadra è sbarcata, ha raggiunto il ferito, gli ha prestato le prime cure e lo ha trasportato sull’elicottero per sbarcarlo a Boccadifalco. Qui, ad attenderlo, c’era un ambulanza del 118 che lo trasferito all’ospedale «Di Cristina».

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