Due arresti e tre Daspo urbani emessi nell’ambito dell’operazione antidroga Casbah della polizia di Stato di Trapani, eseguita lunedì scorso nel centro storico della città. Le indagini, risalenti alla scorsa estate e condotte dagli agenti della squadra mobile mediante attività sul territorio di tipo classico ed utilizzando più sistemi di videosorveglianza, hanno permesso di ricostruire numerosi episodi di cessione di dosi di hashish, anche nei confronti di minorenni. Gli indagati operavano ricorrentemente nel dedalo di vie che caratterizza il centro storico di Trapani, ed in particolare su piazza Catito, circondata da alcuni edifici in stato di abbandono, contribuendo così ad ingenerare un’evidente sensazione di degrado urbano. Il modus operandi dei soggetti, progressivamente rilevato e finalizzato ad eludere eventuali controlli, si estrinsecava nella strategia di non detenere ingenti quantitativi di sostanza stupefacente addosso ma di nascondere la sostanza, il più delle volte già frazionata in piccole dosi, in diversi punti delle varie piazze e vie d’interesse (nei muri, nelle fessure, sui balconi, nelle finestre e in angoli vari). Gli indagati, per effettuare le loro attività illecite si spingevano nei pressi di esercizi pubblici situati nella stessa zona o in vie attigue, come la via XXX Gennaio, a pochi passi dal Tribunale. Nel corso dell’attività di riscontro sono state recuperate alcune decine di grammi di sostanza, denaro, bilancini di precisione e materiale destinato al confezionamento. Sulla base degli elementi raccolti, il gip di Trapani, su richiesta della procura, ha emesso un’ordinanza di custodia cautelare che ha previsto gli arresti domiciliari nei confronti di due indagati, uno dei quali poi accompagnato in carcere per indisponibilità di un domicilio. A carico di ulteriori tre soggetti coinvolti nell’attività d’indagine, di nazionalità tunisina come gli altri due, il questore di Trapani ha emesso tre provvedimenti che gli inibiscono di frequentare le zone in cui veniva scolta l’attività illecita.