Il cadavere sepolto nel Reggiano: per gli inquirenti è l'alcamese Gaetano Impellizzeri, tre indagati
Un corpo rimasto sepolto nove anni, in un terreno sul retro di un casolare di campagna a Castelnovo di Sotto, nella Bassa reggiana e trovato grazie alle indicazioni di qualcuno che sapeva. Sarà necessaria la conferma delle analisi genetiche, ma carabinieri e Procura di Reggio Emilia sono convinti che si tratti del cadavere di Gaetano Impellizzeri, agente di commercio scomparso a 47 anni, nel febbraio del 2014, durante un viaggio di lavoro. L’inchiesta del nucleo investigativo, coordinata dal pm Giacomo Forte e dal procuratore Gaetano Calogero Paci è in fase di sviluppo, ma ci sono già tre persone indagate per quello che gli inquirenti ipotizzano essere stato un omicidio, presumibilmente commesso con un’arma da fuoco, con occultamento di cadavere. Maggiori certezze arriveranno dall’autopsia, disposta per sabato. Impellizzeri sparì nel nulla il 10 febbraio 2014 e di lui si è occupata nel tempo anche la trasmissione Chi l’ha visto. Commerciante di elettrodomestici e automobili, originario di Alcamo, ma viveva con la compagna a Isola delle Femmine, viaggiava spesso per lavoro anche all’estero, in particolare in Spagna. La mattina del 10 febbraio partì dall’aeroporto di Trapani diretto a Bergamo, Orio al Serio, per un incontro di lavoro. Arrivò alle 8 e nel corso della giornata telefonò alla compagna più volte, l’ultima alle 17. Da allora non si hanno avute più sue notizie. Sarebbero state le parole di un testimone che sta collaborando con gli inquirenti a guidare le ricerche nel giardino della casa colonica, di proprietà di persone che risultano essere estranee alle indagini. Ieri mattina con echo-scanner è stato scandagliato il giardino e lo scavo ha fatto emergere il cadavere, sepolto circa 50 centimetri sottoterra. Avvolto in un sacco, si ritiene che sia stato ucciso non distante dal luogo in cui è stato ritrovato. A denunciare la scomparsa, all’epoca, furono i familiari. Pare che in quel periodo il 47enne avesse non poche difficoltà economiche e stesse provando a rilanciarsi con un’attività legata alle auto, un salone che voleva aprire in Sicilia, a Carini, e il viaggio era legato proprio a questo, a incontrare un concessionario. Non si esclude che sia stato attirato a Castelnovo da un incontro di affari oppure che avesse contratto un debito con qualcuno. «Le figlie del signor Impellizzeri non hanno ancora ricevuto alcuna comunicazione per eventuali sottoposizioni all’esame del dna. Al momento c’è stato comunicato che verrà eseguito un accertamento tecnico irripetibile, cioè l’esame autoptico sui resti ritrovati, per chiarire le cause della morte. Da quel che comprendiamo gli inquirenti comunque non hanno molti dubbi sull’identità del cadavere», dice l’avvocato Giuseppe Accardo, legale di Eleonora Chiara ed Alessia Impellizzeri, le figlie di 30 e 33 anni della vittima. «Per noi la notizia del ritrovamento è stata un fulmine a ciel sereno - dicono le figlie - Non sapevamo neppure che ci fossero ancora indagini in corso sulla sparizione di mio padre».