Trapani

Martedì 08 Ottobre 2024

L'aereo caduto a Birgi e i segreti: esplode la polemica fra l'Aeronautica e il legale della famiglia della vittima

Le indagini sul terreno in cui è precipitato l'aereo militare non distante da Birgi

Sull'incidente di Birgi divampa la polemica. L’Aeronautica smentisce che sulla vicenda dell’aereo caduto in Sicilia sia stato apposto il segreto di Stato. L’incidente ha provocato la morte del maggiore Fabio Altruda, a bordo di un velivolo Eurofighter, lo scorso 13 dicembre, durante il rientro all’aeroporto militare di Trapani Birgi. Con riferimento alla notizia confermata ieri dal legale dei familiari del militare morto, l'Aeronautica sottolinea che «tali affermazioni non corrispondono a verità. Infatti, tutta la documentazione d’interesse è da tempo a disposizione dell’autorità giudiziaria competente. Anche la scatola nera è stata consegnata senza indugio alla predetta autorità giudiziaria e risulta a tutt’oggi sotto sequestro». Inoltre, l’Aeronautica, prosegue la nota, «continua a prestare massima collaborazione alle autorità inquirenti al fine di far luce sull’accaduto, diffidando chiunque dal diffondere informazioni false, diffamatorie e del tutto avulse dalla concreta realtà dei fatti». A dare conferma dell'apposizione del segreto di Stato da parte del governo era stato l'avvocato Fabio Sammartano, che assiste i familiari del pilota deceduto, Antonio Fabio Altruda di 33 anni. L'avvocato torna sull'argomento per controbattere. «È sorprendente - dichiara - che la forza armata, per la seconda volta, smentisca circostanze oggettive ampiamente documentate. Dapprima la smentita dell'impiego operativo della pattuglia aeronautica sconfessata dalle fonti a disposizione di questo difensore, ma soprattutto dal rinvenimento e distruzione di ordigni esplosivi all'interno del cratere provocato dall'impatto. Adesso la smentita dell’apposizione del segreto di Stato, nonostante la competente autorità giudiziaria abbia notificato la comunicazione di detta circostanza, così non consentendo l'accesso agli esiti dell'accertamento sulla scatola nera del veicolo. I familiari del povero pilota deceduto hanno diritto ed interesse, più di chiunque, a conoscere le vere cause del "disastro" aereo, non trattandosi di mero "incidente"».

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