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Presunta corruzione al comune di Castellamare, assolte tre persone

Il processo dopo un'operazione della guardia di finanza del 2019. Per i giudici il fatto non sussiste

Tribunale di Trapani

Il tribunale di Trapani, presidente Enzo Agate a latere i giudici Edoardo Bandiera ed Enrico Restivo, ha assolto stamane, perchè il “fatto non sussite”, l'ingegnere Simone Cusumano, (all'epoca dei fatti dirigente dell'ufficio tecnico del Comune di Castellammare del Golfo) ed ancora due imprenditori castellammaresi, Antonio e Severino Caleca e l'ingegnere Antonino Stabile (libero professionista), indagati nell'ambito del troncone d'indagine su Castellammare del Golfo, scaturito dall'operazione della guardia di Finanza denominata “Palude 2”. I quattro nel maggio del 2019 erano stati tutti rinviati a giudizio.

È stata una lunga istruttoria dibattimentale che ha visto imputato con l’accusa di corruzione e atti contrari ai doveri di ufficio il responsabile dei Lavori Publici del Comune di Castellammare del Golfo l’ingegnere Simone Cusumano, in concorso con gli imprenditori Antonio Caleca e Antonino Saverino Caleca. Cusumano, i due Caleca e Stabile, hanno preferito seguire un processo ordinario. Al primo capo di imputazione si aggiunge anche l’accusa di turbata libertà del procedimento di scelta del contraente per l’affidamento dell’incarico diretto, dato dall’Ing. Cusumano, all’Ing. Stabile Antonino, ed in concorso con lo stesso relativamente al progetto per l’efficientamento energetico dell’ex edificio scolastico Plesso Buccellato.

Al termine della requisitoria il pm aveva chiesto, per entrambi i capi d’imputazione l’assoluzione in favore di tutti gli imputati con la formula “perché il fatto non sussiste”. Inoltre, per il pm, le procedure seguite dal Cusumano, in entrambi i casi, erano state adottate nell’esclusivo interesse del Comune di Castellammare del Golfo. La parte civile invece aveva richiesto la condanna e il pagamento in favore del Comune di duecentomila euro a titolo di risarcimento danni.

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