Assalto a bancomat e uffici postali nel Trapanese, assolti due imputati: "Fatto non sussiste"
Assolti dal gip di Trapani, Giancarlo Caruso, due degli imputati del procedimento scaturito dall’operazione "Jammer”, effettuata dalla squadra mobile di Trapani, che nel maggio del 2021 sgominò tre bande, tra loro collegate specializzate nell’assalto ai bancomat di istituti di credito e uffici postali. Si tratta del 63enne Giuseppe Di Dio, difeso dall’avvocato Giuseppe De Luca, e del 49enne Pietro Maisano, difeso da Salvatore Galluffo. Entrambi erano accusati di associazione per delinquere finalizzata ai furti bancomat con escavatori e anche allo spaccio di droga. “Intercettazioni ed altri elementi d’indagine – spiega la difesa - non sono stati ritenuti sufficienti a dimostrare la partecipazione all’associazione o il compimento dei reati fine contestati”. La loro posizione era stata stralciata dal Gip di Marsala per incompetenza territoriale come era stato chiesto dai loro avvocati. Ora l'assoluzione. Altri cinque imputati sempre in abbreviato nel marzo 2022, furono condannati dal gup di Marsala Annalisa Amato a pene complessive per 18 anni di carcere. Mentre a fine novembre 2021, davanti al gup di Marsala Riccardo Alcamo, avevano scelto di patteggiare la pena altri quattro imputati. Accuse a vario titolo era contestate ai sedici componenti la banda composta da tre gruppi differenti ognuno con un proprio ruolo: associazione per delinquere, furto, danneggiamento aggravato, simulazione di reato. I bancomat colpiti a Marsala, Trapani e nel Catanese, venivano scardinati utilizzando escavatori rubati poco prima che poi venivano portati via. La banda utilizzava sempre lo stesso modus operandi. Il primo assalto il 10 luglio 2019, a Marsala, fu scardinato uno sportello di Banca Intesa. Il 31 agosto, il “colpo” ai danni del Credito Valtellinese di contrada Xitta, alle porte di Trapani. Poi a Marsala altri due colpi: alla Banca Toniolo di contrada Terrenove e alle Poste di contrada Paolini. Infine il 19 febbraio 2020, al Credito Siciliano di Trecastagni (Ct). Bottino complessivo: 225 mila euro, di cui 74 mila recuperati nel corso delle indagini, dalle quali emerse che il gruppo catanese avrebbe agito con procedure di approccio di tipo militare, mettendo a disposizione delle bande di Marsala e Trapani la propria “expertise” nell’esecuzione materiale dell’assalto agli sportelli bancomat. L’operazione “Jammer” è stata condotta dalla Squadra mobile di Trapani.