È di 3 stranieri arrestati e 4 denunciati, tutti dimoranti presso il campo per migranti nell’ex oleificio Fontane d’oro di Campobello di Mazara, il bilancio dei controlli di queste settimane effettuati dai carabinieri. I militari dell’Arma hanno intensificato i controlli all’interno dell’area dove si trovano le unità abitative donate dall’Unhcr al Comune, attualmente utilizzati dai migranti sfollati dall’ex cementificio Calcestruzzi Selinunte. I carabinieri delle compagnie di Mazara del Vallo e Castelvetrano hanno individuato alcuni migranti non lavoratori stagionali, ritenendoli responsabili dei reati di rapina, detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti, porto ingiustificato di armi e oggetti atti ad offendere, invasione di terreni nonché furti aggravati. I carabinieri hanno diffuso una foto scattata durante la restituzione di una bici rubata al proprietario. I controlli sono stati intensificati e svolti anche dalle altre forze dell’ordine, proprio per evitare che all’interno del campo dell’ex oleificio venissero commessi reati. Oggi avverrà lo sgombero del campo a Campobello di Mazara. La decisione è stata presa dopo un tavolo tecnico convocato lunedì dal prefetto Filippina Cocuzza e al quale hanno partecipato il sindaco di Campobello Giuseppe Castiglione e il collega di Castelvetrano Enzo Alfano, i rappresentanti delle associazioni di categoria e dei sindacati. Saranno i volontari del Comitato di Castelvetrano della Croce Rossa Italiana a provvedere allo smontaggio di tutte le unità abitative dove attualmente si trovano 14 persone. Qualche settimana fa, con l’intento di farli allontanare dal campo, erano state smontate le prime 4 unità abitative. Ma i migranti sono rimasti nel campo. «Quella di lunedì è stata la 35a riunione conclusiva del lungo percorso avviato l’8 giugno 2021. Questo tempo è servito per approvare e finanziare dall’autorità di gestione del Ministero dell’Interno 2 progetti per l’ammontare di 1,3 milioni ciascuno», ha detto il prefetto Filippina Cocuzza. «Rinnovo il mio ringraziamento - ha scritto il sindaco castiglione in un post su Facebook - ai carabinieri e a tutte le forze dell’ordine, che dopo lo sgombero dell’ex cementificio, sono state continuamente impegnate in attività di controllo, di prevenzione e di repressione delle tante attività illecite che, com’è noto, purtroppo, sono riconducibili alla quasi totalità dei migranti dimoranti nel campo, che non sono risultati lavoratori stagionali. I militari dell’Arma, infatti, hanno raccolto gravi indizi di colpevolezza nei confronti dei migranti dimoranti nel campo». Secondo Castiglione, «l’attività delle forze dell’ordine è volta, dunque, fortemente a ripristinare la legalità a Campobello. Lo Stato ha dimostrato, ancora una volta, di essere presente e vicino alle istituzioni e alla nostra comunità».