La truffa dello «Stato teocratico antartico di San Giorgio»: archiviazione per un avvocato alcamese
Archiviata definitivamente l'indagine nei confronti dell'avvocato alcamese Baldassare Lauria. La decisione del giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Catanzaro, Giuseppe De Salvatore, arriva nell'ambito dell'inchiesta denominata «L’isola che non c'è» nella quale era coinvolto il penalista, direttore della Fondazione Giuseppe Gulotta di Firenze. La procura di Catanzaro indagava su una truffa a danno di alcune persone che avevano chiesto la cittadinanza all’associazione «Stato di San Giorgio».
L'inchiesta sullo Stato teocratico antartico di San Giorgio
Secondo l’accusa, un gruppo di soggetti si erano auto-proclamati cittadini e governanti di un sedicente «Stato teocratico antartico di San Giorgio» e, in tale veste, avevano effettuato una campagna di proselitismo inducendo molte persone ad aderire al progetto, pagando un corrispettivo per l’acquisto della cittadinanza e di alcuni documenti connessi allo status di cittadino sangiorgese. L'accusa formulata nei confronti degli indagati, a vario titolo, era di associazione per delinquere, concorso esterno in associazione per delinquere, truffa, fabbricazione e possesso di documenti falsi validi per l’espatrio, riciclaggio, tentata estorsione, esercizio abusivo di una professione, favoreggiamento, falso. Secondo le indagini, sottobanco veniva promesso «in cambio dell’acquisto a titolo oneroso della cittadinanza sangiorgese, la possibilità di essere assunti alle dipendenze dello Stato sangiorgese, oppure di fruire di una tassazione fiscale agevolata, di utilizzare i documenti dello Stato per circolare liberamente in tutto il mondo, di usufruire di mutualità di vario tipo, di proteggere i beni da eventuali azioni esecutive dello Stato italiano, di ottenere finanziamenti di vario genere, di eludere l’obbligo vaccinale dello Stato italiano e di esercitare liberamente la professione di medico sul territorio italiano ancorché sospeso o radiato dall’Ordine dei medici». All’avvocato Lauria si contestava di aver prestato la propria attività professionale per la formazione di un lodo arbitrale internazionale che riconosceva lo Stato antartico quale ente di diritto internazionale, poi in effetti reso esecutivo dal Tribunale di Napoli. Ma la stessa procura di Catanzaro, dopo l’acquisizione degli elementi di prova, ha appurato l’estraneità del legale da ogni ipotesi di reato, ritenendo che «la sua notorietà professionale sia stata strumentalizzata dai presunti associati a delinquere». Soddisfazione è stata espressa dagli avvocati difensori Maria Domenica Vazzana del foro di Reggio Calabria e Laura Ancona del foro di Trapani: «Apprezziamo lo scrupolo della Procura di Catanzaro nello svolgimento delle indagini che non potevano che concludersi con un giudizio di estraneità dell’avvocato Lauria alle ipotesi di reato contestate. Il nostro assistito è sempre stato sereno e noi non abbiamo mai avuto dubbi sulla serietà dello stesso, da sempre impegnato professionalmente nell’opera di correzione degli errori giudiziari».