Per settimane ha seminato il terrore tra gli operatori sanitari dell'ospedale Sant'Antonio Abate di Trapani ma anche tra i passanti, tra i commercianti del capoluogo, non risparmiando anche i fedeli che si recavano in Chiesa. Ora finalmente gli agenti della squadra mobile lo hanno arrestato. Si tratta di un 33enne, presunto autore di rapine e tentate estorsioni. Il provvedimento è stato emesso dal Gip su richiesta della Procura. Le indagini scattate dopo le dichiarazioni delle persone offese e grazie al supporto delle immagini estrapolate dai sistemi di videosorveglianza, hanno permesso agli investigatori di raccogliere gravi indizia a carico dell'uomo, abituale assuntore di sostanze stupefacenti disoccupato, il quale avrebbe dato corso ad una rapida escalation delinquenziale commettendo ben cinque tentativi di estorsione e un episodio di rapina. Dalle indagini è emerso che l’indagato era solito rivolgere gravi minacce o esercitare violenze fisiche, in occasione delle richieste di denaro rivolte ai passanti, agli operatori sanitari dell’ospedale Sant'Antonio Abate, ai fedeli in chiesa e agli avventori degli esercizi commerciali. In particolare all'ospedale Sant'Antonio Abate di Trapani l'uomo seminava il panico nei reparti per poi dileguarsi. Tanto che tra minacce di morte con un coltello in mano e percosse, molti operatori sanitari giungevano al lavoro ogni giorno in preda alla paura. “Le acquisizioni probatorie – si legge in una nota della questura - raccolte dagli investigatori della Polizia hanno dimostrato che le condotte poste in forma seriale dall’uomo, fossero sintomatiche di un’indubbia pericolosità, che aveva ingenerato un grave allarme sociale, specialmente tra il personale sanitario”. Al termine degli adempimenti l’indagato è stato condotto presso la casa circondariale Pietro Cerulli di Trapani.