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Trapani, lavoratori sfruttati e senza sicurezza in un market: 2 imprenditori ai domiciliari

Arresti domiciliari per due imprenditori nisseni, titolari di un brico market a Trapani - due fratelli di Mussomeli - per il loro contabile, e un altro dipendente che aveva il compito di sovraintendere alle attività. L'indagine è stata effettuata dagli investigatori della Squadra Mobile di Trapani coadiuvati dai colleghi di Caltanissetta.

La vicenda riguarda lo sfruttamento dei lavoratori di un centro commerciale di bricolage inaugurato la scorsa primavera a Trapani. L'azienda gestita dai due fratelli imprenditori aveva assunto i dipendenti attraverso una società di somministrazione del lavoro interinale, per lavorare nel centro commerciale di Trapani. I due avevano fatto firmare ai dipendenti contratti part time per quattro ore giornaliere, sei giorni la settimana. Uno stipendio mensile pari a 500 euro. In realtà non corrispondeva a quello che invece avrebbero dovuto percepire. I dipendenti infatti non lavoravano 24 ore la settimana, ma ben oltre le 70 ore settimanali in condizione di estremo disagio per 10/11 al giorno.

Lavoratori sfruttati e spesso costretti a rinunciare alle misure di sicurezza, dovendo fare talvolta anche gli operai muovendosi su strutture sopraelevate, a diversi metri di altezza. Non godevano neppure del riposo settimanale. Insomma costretti a piegarsi ai voleri dei datori di lavoro, pur di non perdere il posto.

L'attività di indagine della polizia trapanese ha così svelato un sistema di sfruttamento dei lavoratori, dipendenti di questa azienda, con sede alla periferia di Trapani, che ha il marchio di una società leader nel campo del bricolage e del fai da te. I dipendenti, in tutto diciannove, svolgevano, secondo l’indagine, mansioni del tutto diverse da quelle per le quali erano stati assunti. Ufficialmente, secondo contratto, dovevano fare i commessi, ma dagli investigatori che stavano effettuando le indagini sono stati visti svolgere compiti variegati, da operai a addetti alla vigilanza notturna. A supporto dell'inchiesta, le immagini della videosorveglianza e le intercettazioni.

Da quanto hanno potuto vedere gli investigatori della Mobile, i dipendenti di fatto invece di fare i commessi, hanno fatto anche i muratori ed i manovali, partecipando alla costruzione del centro commerciale. L’indagine è stata coordinata dalla Procura di Trapani, dal pm Matteo Delpini, e condotta dalla squadra mobile, diretta dal vice questo Emanuele Fattori. Quattro le persone arrestate. Per loro, il gip Caterina Brignone che ha firmato la misura cautelare, ha deciso gli arresti domiciliari. La misura cautelare prevede anche il controllo giudiziario dell'azienda, si tratta di un brico market a Trapani.

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