Riflessioni sulla vita e sull'amore e brani di lettere ricopiati tutti da interpretare: c'è molto materiale nell’agenda trovata la notte tra lunedì e martedì nella casa in cui il boss Matteo Messina Denaro, arrestato a Palermo, alla clinica La Maddalena, ha trascorso l’ultimo anno della sua latitanza. Nell’appartamento di Campobello di Mazara non sarebbero stati scoperti documenti esplosivi o carte compromettenti - cosa che spinge i pm a pensare che ci sia un altro covo in cui il boss teneva le cose riservate - ma l’agenda potrebbe dare spunti investigativi importanti. Come i tantissimi documenti sanitari - referti di visite specialistiche, molte oculistiche, sostenute da Messina Denaro negli anni - recuperati in uno scatolone. Le cartelle mediche dimostrano che il capomafia, incastrato proprio grazie all’inchiesta sulla gravi patologie di cui soffre, durante la latitanza ha incontrato diversi medici. Uno, Alfonso Tumbarello, medico di base di Campobello di Mazara, è indagato per favoreggiamento e procurata inosservanza della pena, altri saranno presto sentiti. Come un oncologo di Trapani che lo aveva curato. Ma la caccia ai fiancheggiatori è solo all’inizio. I carabinieri del Ros avevano filmato gli incontri tra Francesco Luppino (ritenuto fedelissimo di Matteo Messina Denaro) e Vincenzo Spezia (figlio del boss defunto Nunzio), oggi tutte due in carcere. Prima nel 2019 poi ancora nel 2020. Tutti davanti al bar San Vito (estraneo a qualsiasi indagine), nella via Vittorio Emanuele II si Campobello di Mazara. Il bar si trova a meno di cento metri dall’abitazione dove il boss avrebbe vissuto almeno da un anno, in via Cb31. Che quel bar fosse ritrovo degli uomini della cosca del mafioso rimasto latitante per 30 anni si evince dall’ordinanza di custodia cautelare dell’operazione «Hesperia», che lo scorso anno portò in carcere 35 persone. È il 20 ottobre 2019 e le telecamere nascoste filmano Luppino e Spezia che si incontrano sul marciapiede proprio davanti al bar, ma evitavano di parlare. Il 10 novembre 2019 le telecamere filmano un nuovo incontro fra i due, nello stesso posto. Viene anche registrata una conversazione, nella quale i due fanno riferimento al boss allora latitante Matteo Messina Denaro. Torneranno a incontrarsi ancora il 19 novembre, il 10 dicembre e il 21 gennaio 2020. Sempre a pochi passi dal covo di Matteo Messina Denaro, davanti al bar, succede pure che il 21 dicembre 2020, Piero Di Natale con la propria autovettura preleva Luppino. Lo aggiornerà su una questione che riguarda una persona di Mazara del Vallo. Intanto, è stata fissata per domani mattina, probabilmente al carcere Pagliarelli di Palermo, l’udienza di convalida dell’arresto di Giovanni Luppino, l’agricoltore di 59 anni di Campobello di Mazara finito in manette lunedì scorso dopo avere accompagnato il boss Messina Denaro. Luppino, che sarà interrogato dal gip, alla presenza del pm della Dda Piero Padova, è accusato di favoreggiamento e procurata inosservanza di pena. Al giudice dovrà spiegare i suoi rapporti con il padrino ricercato per trent'anni.