Ventuno anni e 5 mesi è la richiesta di condanna avanzata dal sostituto procuratore Sara Morri, nei confronti dell’imprenditore trapanese Matteo Bucaria, accusato di essere il mandante del tentato omicidio del cognato Domenico Cuntuliano, avvenuto nel 2013. Secondo le indagini a sparare era stato l’ex fontaniere del Comune di Trapani, Gaspare Gervasi, arrestato su indicazione di Cuntuliano, e condannato a 12 anni.
Bucaria, per anni riferimento delle forze dell’ordine perché aveva denunciato richieste estorsive, venne arrestato nell’agosto 2020 ed ora è ai domiciliari. Il movente sarebbe un cospicuo indennizzo assicurativo ricevuto da Cuntuliano a seguito di un incidente stradale, di cui il cognato si sarebbe voluto appropriare. Durante il processo, Bucaria ha respinto ogni accusa.
Il 23 gennaio è previsto l’intervento dei difensori. L’avvocato Ninni Reina afferma: «Siamo fiduciosi di poter contestare tutti gli assunti, abbiamo elementi acquisiti per dichiarare l’inaffidabilità e insostenibilità delle accuse».
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