Questo pomeriggio, presso lo studio dell’ingegnere Giovanni Casano a Marsala (consulente incaricato dalla Procura), è stato effettuato l’accertamento tecnico non ripetibile sui telefoni cellulari di Ernesto Favara, di Maria Amatuzzo e sul pc portatile che si trovava a casa dei due, a Marinella di Selinunte (frazione di Castelvetrano). Maria Amatuzzo è stata uccisa il 24 dicembre scorso con 12 coltellate sferrate dal marito Ernesto Favara, che ora si trova in carcere a Trapani. L’esame tecnico ha previsto l’avvio dei tre strumenti dai quali l’ingegnere dovrà estrapolare tutto il materiale multimediale necessario al fine delle indagini. All’accertamento erano presenti gli avvocati Vito Cimiotta, difensore del papà della vittima e Margherita Barraco, legale di Ernesto Favara.