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Trapani, sequestrato il tesoro di una società che gestisce il cantiere navale Stabile

I finanzieri del Comando provinciale di Trapani, su disposizione della Procura della Repubblica, hanno dato esecuzione al sequestro preventivo, su provvedimento preso dal gip, delle quote e del compendio aziendale di una società trapanese che gestisce in città il noto cantiere navale Arturo Stabile ed una annessa struttura ricettiva. La misura colpisce il titolare di una ditta individuale, risultata inosservante agli obblighi di versamento delle imposte per oltre un milione e 900 mila euro A seguito dei preliminari accertamenti, per la ditta è intervenuto, su richiesta del magistrato inquirente, il fallimento.

Le indagini condotte dalle fiamme gialle trapanesi hanno successivamente consentito di acclarare come il titolare della ditta, che versava ormai in evidente stato di decozione, avrebbe proceduto in concorso con i propri figli alla costituzione di una nuova società, avente stessa sede di quella fallita. Il disegno criminoso, secondo l’ipotesi accusatoria, consisteva nel trasferire l’attività cantieristica della ditta insolvente, nonché le concessioni demaniali sulle quali essa veniva esercitata, alla società neo costituita attraverso la stipula di un contratto di cessione di ramo d’azienda, valutato a corpo dei beni oggetto di trasferimento ed il cui corrispettivo è risultato solo in minima parte corrisposto all’imprenditore cedente dichiarato poi fallito.

Al solo fine di distrarre le citate concessioni, onde consentirne la voltura, il fallito avrebbe concordato con la locale Agenzia delle Entrate un piano di pagamento rateizzato dei propri debiti, in modo da risultare in regola nei rapporti con il fisco. Ad avvenuto subentro da parte della srl nelle concessioni, e dopo aver pagato esclusivamente le prime rate, il fallito non avrebbe più onorato l’obbligazione contratta. Il sequestro delle quote della società, nonché del patrimonio da questa illecitamente acquisito, potrà garantire sia la pretesa erariale e la massa dei creditori, sia la continuità dell’attività aziendale, a seguito dell’avvenuta nomina a tale scopo da parte del giudice di un amministratore giudiziario.

Il provvedimento scaturisce dalle attività di polizia giudiziaria poste in essere dai militari del Nucleo di polizia economico-finanziaria di Trapani in forza alla sezione di polizia giudiziaria, su delega della locale Procura.

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