Scoperti dagli investigatori del Nucleo operativo provinciale del corpo Forestale una serie di furti di acqua nella provincia di Trapani. Il risultato è arrivato al termine di una serie di controlli che hanno riguardato la condotta idrica utilizzata per gli approvvigionamenti irrigui in agricoltura nel Trapanese.
La condotta coinvolta è quella che si estende dalla Diga Trinità di Castelvetrano. Sono due le relazioni inoltrate alle Procure di Marsala e Trapani, mentre sono 55 gli agricoltori denunciati per furto d’acqua aggravato.
I controlli certosini effettuati da personale specializzato del Nucleo operativo provinciale del corpo forestale hanno fatto emergere allacci abusivi alla condotta gestita dal Consorzio bonifica Trapani 1, nel territorio fra Marsala, Mazara, Campobello di Mazara, Castelvetrano e Paceco. L'utilizzo improprio dell'acqua ha procurato mancati introiti per decine di migliaia di euro ai danni del consorzio stesso.
Questo è il risultato di una attività di vigilanza e controllo certosina messa in atto dal corpo forestale di Trapani e scattata su disposizione dell’allora assessore regionale al Territorio e Ambiente, Totò Cordaro.
L'attività investigativa era stata attuata perché da un lato il consorzio aveva registrato ingenti consumi rispetto alle utenze autorizzate sulle condotte; mentre dall'altro tanti agricoltori lamentavano minori afflussi. Una situazione paradossale che aveva fatto pensare in un primo momento a delle perdite cospicue di acqua sulla condotta presa in considerazione.
Le persone denunciate si faranno carico delle loro responsabilità ed azioni in un procedimento penale a loro carico. L’attività investigativa è stata provata attraverso filmati e fotografie. I controlli proseguono e sembra riguarderanno anche altre condotte destinate alle irrigazioni in agricoltura.
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