Trapani

Venerdì 22 Novembre 2024

Mafia, operazione Hesperia: indagine chiusa per 36 indagati in provincia di Trapani

Si è conclusa la notifica dell’avviso di chiusura delle indagini dell'operazione antimafia dei carabinieri denominata Hesperia, il blitz che lo scorso settembre portò all’arresto di 35 persone legate al boss latitante Matteo Messina Denaro. A firmare l’avviso di conclusione delle indagini sono stati i pm della Procura distrettuale antimafia di Palermo, Pierangelo Padova, Francesca Dessì e Alessia Sinatra. Sono stati i carabinieri del comando provinciale di Trapani a notificare il provvedimento. Principale indagato il campobellese Francesco Luppino, accusato di essere il referente del boss Matteo Messina Denaro, per la mafia trapanese. Cupola mafiosa della quale avrebbe fatto parte anche una donna. L’avviso di conclusione delle indagini oltre che a Luppino è stato notificato a Filippo Aiello, marsalese, 76 anni, Paolo Bonanno, mazarese, 48 anni, Marco Buffa, mazarese, 47 anni, Leonardo Gasano, di Marsala, 50 anni, Lorenzo Catarinicchia, marsalese, 41 anni, Antonino Cuttone, mazarese, 86 anni, Vito De Vita, marsalese, 45 anni, Riccardo Di Girolamo, mazarese, 44 anni, Piero Di Natale, di Castelvetrano, 41 anni, Vito Gaiazzo, mazarese,67 anni,Girolamo Li Causi, marsalese, 55 anni, Antonino Lombardo, marsalese, 69 anni, Jonathan Lucchese, palermitano, 29 anni, Nicolò e Bartolomeo Macaddino, mazaresi, 62 e 58 anni, Marco Manzo, di Campobello di Mazara, 57 anni, Antonino Nastasi, campobellese, 52 anni, Antonino pace, mazarese, 72 anni,Vincenzo Pisciotta, mazarese, 66 anni, Giuseppa Prinzivalli, marsalese, 48 anni, Francesco Pulizzi, marsalese, 69 anni, Stefano Putaggio, marsalese, 49 anni,Antonino Ernesto e Francesco Raia, marsalesi, 60 e 55 anni, Tiziana e Vito Rallo, marsalesi, 42 e 62 anni, Vincenzo Romano, mazarese, 77 anni, Carmelo e Giuseppe Salerno, di Paceco, 62 e 32 anni, Marcello Salvia, di Partinico, 43 anni, Giuseppe Speciale, di Partinico, 40 anni, Vincenzo Spezia, di Campobello di Mazara, 59 anni, Francesco e Rosario Stallone, campobellesi, 56 e 48 anni, Michele Vitale di Partinico, 30 anni. L’associazione mafiosa è stata contestata anche a una donna, Tiziana Rallo, a Francesco Luppino, col ruolo di reggente della famiglia di Cosa nostra a Campobello di Mazara e poi ancora a Piero Di Natale, Vincenzo Spezia, Francesco e Antonino Raia, Antonino Cuttone, Antonino Pace, Vito Gaiazzo. Gli altri reati contestati sono anche quelli di turbata libertà degli incanti, rapina, estorsione, traffico di droga, favoreggiamento, detenzione e possesso di armi, traffico e spaccio di droga, lesioni. Tutti reati aggravati dall’avere favorito l’associazione mafiosa. Dei 36 indagati in custodia cautelare in carcere sono: Francesco Luppino, Marco Buffa, Leonardo Casano, Antonino Cuttone, Vito De Vita, Piero Di Natale, Vito Gaiazzo, Jonathan Lucchese, Marco Manzo, Antonino Nastasi, Antonino Pace, Vincenzo Pisciotta, Francesco Pulizzi, Antonino e Francesco Raia, Vito Vincenzo Rallo, Carmelo e Giuseppe Salerno, Giuseppe Speciale, Vincenzo Spezia, Rosario Stallone e Michele Vitale. Ai domiciliari invece Paolo Bonanno, Lorenzo Catarinicchia, Riccardo Di Girolamo, Antonino Lombardo, Giuseppa Prinzivalli, Stefano Putaggio, Tiziana Rallo, Vincenzo Romano, Marcello Salvia e Francesco Stallone. Tutti con ruoli diversi a disposizione di “Ignazieddu”, il più recente degli “alias” del super latitante di Cosa nostra Matteo Messina Denaro, 60 anni, trenta dei quali trascorsi da super ricercato. Franco Luppino fu arrestato per omicidio, ma grazie ad una legge svuota carceri, negli anni ’90 tornò libero. Fu arrestato nuovamente nei primi anni del 2000, scontò la condanna ma a settembre scorso è tornato in cella, lui per i magistrati è il capo mafioso della provincia, su delega del latitante. L’indagine Hesperia, ha messo in luce il fatto che Cosa nostra trapanese non è allo sbando e che in questi anni ha avuto la capacità di risorgere, capace di attirare anche nuovi sodali.

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