Il Tribunale di Trapani, presidente Gaspare Sammartano, ha assolto perchè “il fatto non costituisce reato” il marsalese Giuseppe Agate finito a processo perchè ritenuto responsabile dell'affondamento del peschereccio “San Marco”, iscritto nel registro della marineria mazarese, di cui era comandante. Il naufragio avvenne il 29 maggio del 2016 nelle acque dell'arcipelago delle Egadi. L'imbarcazione colò a picco dopo essersi schiantata contro gli scogli. A bordo vi era il comandante Giuseppe Agate e un marinaio. Secondo l'accusa, Agate non aveva provveduto, considerate le avverse condizioni meteo durante la navigazione, a rafforzare il servizio di vedetta, permettendo al solo marinaio presente di ritirarsi in branda.
Incauta, sempre secondo la tesi del pubblico ministero, la scelta di condurre il peschereccio fino al porto di Marsala (distante circa 20 miglia nautiche, piuttosto che cercare riparo a Levanzo e Favignana i cui scali erano più vicini.
Il pubblico ministero Caterina Adamo aveva chiesto la condanna dell'imputato a un anno e due mesi di reclusione. Il giudice, invece, accogliendo la tesi difensiva dell'avvocato Fabio Sammartano, lo ha assolto.
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