Caso di malasanità all'ospedale Sant'Antonio di Trapani? È quanto dovrà accertare la magistratura. Intanto, però, è già stata presentata una denuncia/querela alla questura di Trapani, dalle due figlie di un paziente di 87 anni, Macallè Barraco, trapanese, deceduto alcune ore dopo un intervento di urologia effettuato presso il Sant'Antonio Abate, la scorsa settimana.
Le due figlie dell'uomo, seguite dall'avvocato Fabio Sammartano, hanno messo a verbale che il loro padre, lo scorso 3 novembre, si era recato autonomamente con la propria autovettura all'ospedale Sant'Antonio di Trapani per essere sottoposto il giorno seguente ad un intervento chirurgico di Urologia, programmato da tempo. Alle 12,37 del 4 novembre, una delle figlie parla con il padre che gli comunica che era pronto per l'ingresso in sala operatoria. La stessa figlia nel primo pomeriggio arriva in ospedale per accertarsi dell'esito dell'intervento e alle 16 incontra alcuni sanitari al 2° piano reparto Urologia a cui chiede notizie del padre, e questi gli ripetono che è ancora in sala operatoria.
Un'ora dopo la stessa figlia denuncia di avere incontrato un altro sanitario che gli dice che il padre stava per transitare da quel corridoio e quindi lo avrebbe potuto vedere. Cosa che accade ma in quel momento la donna sente distintamente suo padre che grida: “Perchè mi avete fatto questo, ho freddo. Perchè mi avete fatto questo”. Frase che ha continuato a ripetere. La figlia chiede allora ai sanitari di poter seguire il genitore ma gli viene detto che deve aspettare e che il padre sarebbe stato portato in una stanza di Urologia. A quel punto la donna informa la sorella.
Dieci minuti dopo le viene detto che non potrà comunque vedere il padre perchè ormai trascorsa l'ora delle visite ai pazienti da parte dei familiari. La donna allora ritorna a casa. Alle 23,30 arriva la telefonata della figlia della donna che faceva le pulizia dal padre, che avvisa la signora che dall'ospedale hanno chiamato all'utenza del padre chiedendo di loro e che dovevano recarsi in ospedale perchè erano sorte delle complicazioni. Le viene detto di recarsi però in rianimazione, sopra al Pronto Soccorso, la situazione era già critica. A ricevere le figlie del paziente – denunciano le due donne - è un medico rianimatore del reparto.
La situazione intanto si è aggravata al punto tale che lo stesso medico esclamava – mettono a verbale entrambe – “questo tipo di intervento per l'età di vostro padre è molto pericoloso. Se lo avessi visto ieri prima dell'intervento non lo avrei fatto operare”. Alle 3.15 del 5 novembre il signor Barraco è deceduto. L'ospedale, contattato, non ha ancora fornito una replica su quanto successo. La Procura ha disposto l'autopsia che sarà effettuata nei prossimi giorni.
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