Mafia e grandi opere nel Trapanese. Sequestrata dalla Dia una villa e altri immobili a Francesco Isca, un imprenditore legato ai boss. La Direzione investigativa antimafia ha eseguito il provvedimento della Sezione Misure di prevenzione del tribunale di Trapani a carico di un costruttore di Vita, attivo nel settore dei lavori edili e della produzione e commercializzazione di calcestruzzo per un valore di circa 800 mila euro. L’attività fa seguito a un precedente sequestro del valore di oltre 12 milioni nei confronti dell’uomo di cui è stata rilevata la pericolosità sociale in forza dei rapporti con esponenti della criminalità organizzata del piccolo centro della provincia. L’imprenditore avrebbe ottenuto sia le risorse finanziarie per avviare e alimentare le proprie aziende, sia la copertura mafiosa per espandersi sul mercato, imponendosi negli affari legati alla realizzazione delle grandi opere pubbliche a danno delle imprese concorrenti. I nuovi accertamenti eseguiti dagli investigatori della Dia - anche mediante la mappatura geografica e l’impiego di un software che permette di sovrapporre le immagini satellitari con i dati catastali - hanno consentito di rilevare un complesso residenziale abusivo, composto da circa 300 mq coperti e un’area con piscina di circa 60 mq, costruito nel comune di Salemi in luogo del quale risulta censito un magazzino di appena 38 mq; una quota di terreno a Calatafimi Segesta e due ville in corso di costruzione a Paceco. I casi di abusivismo edilizio sono stati inoltre segnalati alla procura di Marsala