Complici le altissime temperature e lo scirocco, l'hinterland trapanese è ancora preda di incendi, sulla cui natura si dovrà indagare. Sono tre i roghi che nel giro di 24 ore hanno coinvolto la Riserva delle Saline di Trapani e Paceco. Il fuoco ha colpito più punti non risparmiando un pezzo di natura ancora incontaminata. La prima zona ad essere presa di mira, quella dove insiste il pantano della via Garibaldi, a Nubia, un luogo sacro della biodiversità. L'allarme è scattato lunedì mattina attorno alle 10,30. Il personale del Wwf ha allertato immediatamente i vigili del fuoco e la sala radio della Forestale. Sul posto anche i volontari della associazione di Protezione Civile “Sos Valderice” con mezzi e uomini. Nonostante il dispiegamento di forze sul campo, le fiamme partite dal bordo stradale, hanno raggiunto il pantano naturale devastandolo. Sono state spente nel pomeriggio. Stamane poi il secondo allarme attorno alle 12,30. Questa volta due le zone della Riserva, sempre a Nubia, colpite. Un’area lungo la via Verdi, in zona B, vicino alla strada, e un altro pantano, con vegetazione alofila sul litorale. Sul posto ancora una volta vigili del fuoco e Forestale, ma il forte vento di scirocco ha alimentato l’avanzata delle fiamme, che hanno sfiorato anche le abitazioni. A supporto delle squadre presenti il Wwf ha mandato altro personale arrivato da altre Riserve. Le operazioni di spegnimento sono andate avanti fino alle 14,30. Non sembrano esserci dubbi sulla matrice dolosa dei tre roghi che in pochi minuti hanno devastato un patrimonio naturalistico di indubbio valore. “Malgrado il tempestivo intervento delle squadre, che teniamo a ringraziare – hanno fatto sapere dal Wwf, ente gestore dell’area protetta –, il fuoco è riuscito a danneggiare gran parte della vegetazione alofila sul litorale, ed arrivato agli argini delle saline malgrado i viali parafuoco. Vi sono danni alle staccionate e recinzioni, andate bruciate dalle fiamme. Incendi sicuramente dolosi e innescati lungo i margini delle strade comunali”.