Gli episodi sempre più frequenti di risse e una movida sempre più esagerata, che si registrano nei fine settimana in diverse città della provincia di Trapani hanno creato un certo allarmismo. Su questo si è discusso nel corso della riunione che si è svolta presso la prefettura, del Comitato Provinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica presieduta dal prefetto Filippina Cocuzza, alla presenza dei vertici provinciali delle forze dell’ordine, di tutti i sindaci e del commissario straordinario del Comune di Misiliscemi.
La riunione è stata convocata per definire, con tutti i sindaci ed in modo omogeneo sul territorio della provincia, i provvedimenti da adottare per garantire lo svolgimento della movida in sicurezza, disciplinando in modo strutturato “le iniziative estive sulla base di un indirizzo uniforme, espresso in sede di Comitato, nella consapevolezza della assoluta necessità di regole condivise al fine di garantire, nell’ambito delle attività di svago e divertimento, un’adeguata ed irrinunciabile cornice di sicurezza, attraverso regole comuni in merito agli orari, alla vendita di alcolici, alle emissioni sonore ed alle modalità dei controlli interforze finalizzati a prevenire tensioni, disordini o risse e garantire nel contempo la quiete pubblica”.
Insomma si vuole prevenire quanto accade generalmente nei fine settimana in alcune città della provincia. Un rischio che nel periodo estivo aumenta vista la presenza di numerosi turisti. Effettuato anche un monitoraggio sulla programmazione degli eventi estivi, con particolare riferimento alle manifestazioni di spettacoli che richiedono una puntuale e preventiva organizzazione.
Stabilito nel corso della riunione che “questi eventi devono essere tempestivamente comunicati da parte degli enti locali per mettere in campo tutte le misure necessarie in materia di 'safety', anche da parte degli organizzatori”.
L'incontro è stato anche l'occasione per richiamare ancora una volta l’attenzione dei sindaci trapanesi sull’adozione di efficaci strategie di prevenzione e contrasto degli incendi boschivi e d’interfaccia.
Sollecitato l’aggiornamento dei piani comunali di protezione civile, con riferimento alle procedure previste in caso di incendio, l'aggiornamento del catasto delle aree percorse dal fuoco, efficace strumento di deterrenza, l’impiego da parte di tutti gli enti coinvolti, di volontari, soprattutto nelle giornate interessate da particolari condizioni di rischio per l’innesco di incendi.
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