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Gli negano l'ingresso al ristorante e lui gli dà fuoco: incendio per vendetta a Trapani

Le immagini che incastrano l'autore dell'incendio

Scoperto il motivo dell'incendio al ristorante “Biutiful Bistrot” che si trova lungo la via Villa Rosina ad angolo con viale Umbria a Trapani. All'origine del gesto, che nulla avrebbe a che fare col pizzo, ci sarebbe una vendetta da parte del presunto autore del rogo.

Cosa era accaduto? Qualche giorno prima dell'incendio, che risale alla notte del 23 gennaio scorso, all'interno del risto-pub c'era stata una lite che aveva coinvolto l'uomo, oggi fermato, e un'altra persona. Alla fine il primo era finito al pronto soccorso per le ferite riportate. Qualche giorno dopo si era ripresentato al locale, ma i gestori e il personale a quel punto gli avevano impedito l'ingresso, facendogli capire che in quel ristorante “era una persona non gradita”.

Una volta respinto, il 33enne avrebbe maturato la sua vendetta, organizzando l'incendio che aveva distrutto parte della struttura, mobili e suppellettili. Per permettere lo svolgimento delle indagini, che hanno portato all'arresto del 33enne pastore ora rinchiuso nel carcere Pietro Cerulli di Trapani, il locale era stato posto sotto sequestro.

L'allarme era scattato alle 7.30 di sabato mattina. Sul posto era intervenuta una squadra di vigili del fuoco del vicino comando provinciale che aveva subito provveduto allo spegnimento del rogo, anche se il fuoco aveva purtroppo danneggiato gran parte della struttura interna, e alla messa in sicurezza di tutta l'area circostante per evitare pericoli o crolli. I militari dell'arma, che avevano avviato le indagini, oggi hanno fermato il presunto autore dopo una minuziosa indagine con la quale è stata ricostruita la dinamica dei fatti.

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