Quattro tunisini e due agrigentini di Menfi sono stati assolti dal Tribunale di Marsala dall’accusa di favoreggiamento dell’immigrazione clandestina. Ad invocare l’assoluzione era stato lo stesso pm Paolo Bianchi. Non c’è prova, infatti, che lo sbarco inizialmente contestato dagli inquirenti (il 14 aprile 2017 sulla costa tra Mazara del Vallo e Campobello di Mazara) sia realmente avvenuto. Nel processo, è sono emersi soltanto un’attività «preparatoria» e l’aggancio di ponti telefonici al confine con il mare territoriale tunisino, ma ciò non è sufficiente a dimostrare che, poi, effettivamente lo sbarco sulla costa siciliana ci sia davvero stato. Gli imputati assolti sono Saber Toumi, di 43 anni, residente a Niscemi, Akrem Toumi, di 45, Moncef Berhouma, di 51, Sarra Khaterchi, di 37, Felice Montalbano, di 63, e Pietro Bono, di 68. Montalbano e Bono, entrambi di Menfi (Ag), nel 2017 erano rimasti coinvolti nell’operazione della Guardia di finanza “Scorpion Fish». E in quel procedimento, nell’aprile 2018, davanti al gup di Palermo Annalisa Tesoriere, Montalbano patteggiò una condanna a tre anni e 6 mesi di reclusione, mentre Bono, il successivo 20 dicembre, è stato assolto.
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