I carabinieri di Trapani con i colleghi di Modica hanno arrestato Giorgio Covato per calunnia e indebito utilizzo e falsificazione di strumenti di pagamento diversi dai contanti. Secondo la ricostruzione dei carabinieri, coordinati dalla Procura di Trapani, l’indagato, guadagnata la fiducia del sacerdote di Valderice che gli aveva consentito di scontare la misura degli arresti domiciliari presso la casa canonica di cui era responsabile, sarebbe riuscito ad appropriarsi di una sua carta di debito e a prelevare circa 1.000 euro, servendosi di un’ignara collaboratrice della struttura religiosa. Quest’ultima, a sua volta, avrebbe effettuato diversi prelievi e ricariche convinta dall’uomo che il denaro sarebbe stato utilizzato a favore degli altri ospiti della casa canonica.
L’uomo, fingendosi prima un avvocato e successivamente un funzionario del Tribunale, inoltre, sarebbe riuscito a farsi consegnare delle grosse somme di denaro fino a quando le vittime, resesi conto della situazione, non hanno scelto di rivolgersi ai carabinieri. L’indagato, intuito che i militari dell’Arma erano sulle sue tracce, sarebbe fuggito, ma è stato rintracciato dopo 17 giorni di latitanza ad Ispica.
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