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Alcamo, avrebbero incendiato i trattori stradali della ditta concorrente: 4 arresti a Palermo

L'auto bruciata dai palermitani in trasferta per cancellare le tracce

I carabinieri della compagnia di Alcamo hanno eseguito a Palermo e a Villabate un’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal giudice per le indagini preliminari presso il Tribunale di Trapani su richiesta della Procura della Repubblica. Destinatari del provvedimento restrittivo, condotte al carcere Pagliarelli di Palermo, sono quattro persone (di età compresa tra 21 e 60 anni) per cui si è ritenuto sussistano gravi indizi di colpevolezza per i reati di incendio, tentata estorsione e ricettazione. Gli arrestati sono Maurizio Andolina, 45 anni, di Villabate, Gabriele David di 40 anni, Giovanni Andolina di 61 e Carmelo Andolina di 31, tutti e tre di Palermo.

Gli arresti scaturiscono dalle indagini che i Carabinieri del nucleo operativo e radiomobile hanno condotto, tra febbraio e giugno dello scorso anno, a seguito dell’incendio di tre trattori stradali (motrici) custoditi nel piazzale di una società di trasporti che ha sede in contrada Sasi, vicino alla zona artigianale e industriale di Alcamo. Secondo quanto ricostruito dai carabinieri, la notte del 10 febbraio 2021, tre degli odierni arrestati si sarebbero recati presso la sede della società alcamese dove avrebbero dato fuoco ai mezzi pesanti ivi presenti dopo averli cosparsi di liquido infiammabile. Per nascondere eventuali tracce, avrebbero anche incendiato l’auto utilizzata per raggiungere Alcamo (provento di furto), dandosi poi alla fuga con una seconda autovettura.  In una trazzera attigua al piazzale della ditta di autotrasporti, infatti, all’indomani del misfatto erano presenti i resti carbonizzati di una Fiat 500. Concretizzato il disegno criminale, gli incendiari si sarebbero poi dati alla fuga con una seconda automobile.

In base a quanto emerso dagli accertamenti di tipo tecnico, l’azione delittuosa sarebbe stata realizzata d’intesa con un quarto complice. Quest’ultimo, proprietario di una società di trasporti nella provincia di Palermo, avrebbe cercato di impedire che la ditta alcamese interferisse nell’affidamento dei trasporti da e per la Sicilia occidentale.

 

 

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